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Martedì 09 GIUGNO 2015
Roma. Pronto soccorso. Nursind: “Circa il 40% dei pazienti è in attesa di un posto letto"

Il numero di presenze nei grandi Ps romani è molto alto e la situazione è grave, denuncia il sindacato delo infermieri. Nella giornata di ieri al Ps del San Camillo erano presenti 121 pazienti, 57 dei quali in attesa di ricovero, 151 al Policlinico Umberto I, e circa 110 al Ps del Policlinico Tor Vergata

“Basta con iPazienti in barella nei corridoi affollati dei pronto soccorso, attese di ore e giorni per un posto letto, infermieri e medici sottoposti a turni massacranti. I numeri parlano chiaro: nella mattinata dell’8 giugno erano ospitati al Pronto Soccorso del San Camillo 121 pazienti, di questi 57 in attesa di ricovero”.

A lanciare l’allarme è il Nursind di Roma secondo il quale con la chiusura e accorpamenti di Unità Operative, la mancanza di personale nelle prossime ferie estive, la situazione peggiorerà dal momento che il Pronto Soccorso viene percepito “quale unica struttura nel territorio dedicata ad accogliere qualsiasi emergenza”.

“Se c’è stato un minimo di organizzazione di un sistema messo a punto dall’Azienda per migliorare l’accoglienza del pronto soccorso – ha dichiarato in una nota Stefano Barone, Segretario amministrativo provinciale e delegato Rsu Nursind San Camillo- Forlanini – di sicuro questa non è stata sufficiente a risolvere gli enormi problemi che ci troviamo davanti tutti i giorni. Abbiamo il “Peimaf” ma non conosciamo ancora uno straccio di piano per la gestione del sovraffollamento nel pronto soccorso. In questa situazione quale sarà l’efficacia degli eventuali interventi pensati dall’Azienda? Non ci saranno più file e tutti gli utenti troveranno finalmente accoglienza? Oppure ci saranno le solite ricadute nelle Unità operative con il solito invio dei pazienti nei corridoi dei reparti di degenza?”.

Il sindacato chiede quindi alla Direzione Generale dell’Ao San Camillo Forlanini, qual è lo stato dell’arte dei lavori che dovrebbero iniziare per il Giubileo con il previsto allargamento dei locali utilizzabili dai codici verdi all’interno del Pronto Soccorso, “ma di cui ancora non si è visto un badile per inizio lavori”, e chiede anche lumi sulla “boarding area” di cui “si è tanto parlato in questi anni, ma che ancora non vede luce nei locali dell’Azienda”.

Ma anche negli altri nosocomi romani la situazione è preoccupante. Al Policlinico Umberto I, sempre nella giornata di ieri, si è raggiunto il picco dei 150 pazienti presenti al Pronto Soccorso con circa il 40% in attesa di posto letto. E sopra i 110 si è trovato anche al Ps del Policlinico Tor Vergata erano 110 i pazienti, situazione simile al S. Eugenio.

“Siamo preoccupati – ha aggiunto Barone – visto il numero di presenze nei grandi pronto soccorso romani di cui il 40% dei pazienti in attesa di un posto letto, questa situazione ci mette di fronte anche a un altro problema correlato all’accesso ai Pronto Soccorso ovvero la zoppicante assistenza territoriale dalla quale ci si aspettava un “filtro” dell’emergenza, con la possibilità di gestire a domicilio o in strutture ambulatoriali le piccole emergenze, riducendo così gli accessi ai Pronto Soccorso ospedalieri, soprattutto quelli impropri”.

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