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Giovedì 11 GIUGNO 2015
Campania. A Napoli dal 24 al 26 giugno gli Stati Generali delle Cure palliative. “Istituire la rete locale con ruoli e competenze definiti”

L'appuntamento è promosso dall' Agenzia regionale sanitaria della Regione e dall'associazione House Hospital Onlus. I promotori segnalano che dai cittadini campani proviene una forte richiesta di maggiore assistenza domiciliare, soprattutto nella fase terminale della vita.

La necessità di offrire servizi di qualità e di avere personale formato saranno i temi principali degli Stati generali delle Cure palliative e della terapia del dolore in programma a Napoli dal 24 al 26 giugno. L'appuntamento, promosso dall'Arsan (Agenzia regionale sanitaria della Regione Campania) e dall'associazione House Hospital Onlus e realizzato con la collaborazione, tra gli altri, delle Asl, del Cnr, della Fondazione Neuromed, dell'European Cancer Patient Coalition e di numerose associazioni, si propone di tracciare un bilancio sullo stato delle cure palliative in Campania “alla luce dello stato della sanità campana e nazionale”.

Secondo i promotori, nonostante ci sia stato “un Incremento” degli investimenti della sanità pubblica, l'aumento degli Hospice non è sufficiente a colmare il fabbisogno assistenziale dei malati. “L'assistenza specialistica di cure palliative ambulatoriali, domiciliari e in Hospice è - si legge in una nota - ancora poco diffusa e si realizza ancora troppo grazie all'impegno del medico di base, del volontariato e delle famiglie spesso costrette a pagare di tasca propria prestazioni che dovrebbero essere garantite dal servizio sanitario”. 

I cittadini campani, prosegue la nota, segnalano un grandissimo bisogno di assistenza domiciliare, “soprattutto nella fase terminale della vita”. Richiesta di assistenza cui il servizio sanitario “non risponde ancora a pieno, costringendo i cittadini a integrare le spese di tasca propria”. Carenza di assistenza in strutture adibite a cui si associa “l'assenza di formazione specifica del personale sanitario”. I promotori denunciano, inoltre, la mancata costituzione da parte delle Asl della rete locale di cure palliative che “definisca ruoli, competenze, profili professionali e percorsi formativi”.
 

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