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Venerdì 19 GIUGNO 2015
Cuore: consumare fino a 100 grammi di cioccolato al giorno associato a ridotto rischio di infarto e ictus 

In uno studio del BMJ condotto su circa 21mila persone, il consumo regolare di cioccolato è risultato associato ad una riduzione dell’11% di malattie cardiovascolari e del 25% del tasso di decesso associato a tali malattie. Lo studio ha analizzato il canale di collegamento tra consumo di cioccolato e rischio cardiovascolare, scagionando questo alimento rispetto a tale rischio 

Consumare fino a 100 grammi di cioccolato al giorno sembra essere collegato con una riduzione del rischio di malattie cardiovascolari e ictus. Lo afferma uno studio, chiamato EPIC-Norfolk , condotto su circa 21mila partecipanti provenienti dal Norfolk, una contea dell’Inghilterra orientale. Lo studio, guidato dagli esperti del BMJ (British Medical Journal), è pubblicato sulla rivista Hearth.
Già da anni, diversi gruppi di scienziati studiano i potenziali benefici per la salute del cioccolato e hanno messo in evidenza gli effetti positivi rispetto al rischio di infarto e ictus. Tali effetti sono legati alla presenza di flavonoidi, composti naturali, presenti abbondantemente nel cacao, con note proprietà antiossidanti.
Oggi, il gruppo BMJ ha effettuato diverse misurazioni per stimare la riduzione del rischio di problemi di natura cardiovascolare in funzione di diverse quantità di cioccolato assunte nella dieta. Tra i partecipanti che consumavano cioccolato rispetto a quelli che non ne assumevano, i risultati dell’indagine hanno mostrato una riduzione dell’11% del rischio di malattia cardiovascolare e del 25% del decesso associato a tale malattia, nonché un calo del 9% del tasso di ricovero e di decesso a causa di una malattia cardiaca coronarica, tenendo conto dei fattori legati alla dieta. “Non sembra esserci alcuna evidenza tale da poter dire che il cioccolato dovrebbe essere evitato tra coloro che sono preoccupati del rischio cardiovascolare”, affermano gli autori nelle conclusioni dello studio.
La ricerca ha messo a fuoco in maniera specifica il legame tra cioccolato e rischio cardiovascolare e non quello col rischio di altre patologie o semplicemente altre condizioni di salute per le quali l’assunzione di cioccolato deve essere considerata in maniera differente.
 
Lo studio odierno ha preso in considerazione più di 9mila uomini e 11mila donne, che hanno preso parte allo studio EPIC-Norfolk (il quale ha analizzato l’impatto a lungo termine della dieta sulla salute per circa 25mila persone).
I 21mila partecipanti sono stati monitorati per circa 12 mesi, durante i quali 3013 di loro (14%) ha manifestato una malattia cardiaca coronarica fatale o non fatale o un ictus.
Di tutti i volontari, circa una persona su cinque (il 20%) ha dichiarato di non consumare cioccolato, mentre le restanti quattro assumevano in media 7 grammi di cioccolato al giorno, con picchi individuali fino a 100 grammi. Generalmente, a consumare le quantità maggiori di cioccolato erano i partecipanti più giovani e con minore indice di massa corporea BMI, nonché tutti coloro che presentavano un profilo di rischio cardiovascolare favorevole.
 
Oltre alla riduzione del rischio cardiovascolare citata, i ricercatori hanno osservato che tra i 16mila partecipanti a cui è stata misurata la PCR (Proteina C Reattiva), importante per rilevare un’infiammazione, il gruppo che assumeva la massima quantità di cioccolato registrata ha presentato un rischio cardiovascolare ridotto del 18% e un rischio di ictus ridotto del 23% rispetto alla popolazione che ne consumava la quantità minima.
Inoltre, il cioccolato al latte, spesso considerato meno salutare di quello fondente, veniva consumato più frequentemente dai partecipanti dello studio. “Questo potrebbe indicare che non solo i flavonoidi, ma anche altri composti, probabilmente collegati ai costituenti del latte, come il calcio e gli acidi grassi, possono fornire una spiegazione all’osservazione di questo collegamento”, hanno commentato gli autori.
 
I ricercatori hanno svolto anche una ricerca osservazionale, su un campione di circa 158mila persone (inclusi i partecipanti dell’EPIC-Norfolk), sul collegamento tra cioccolato e malattie cardiovascolari. Da nove studi significativi analizzati in questa ricerca, cinque di essi illustrano che l’assunzione regolare di cioccolato risulta associata ad una riduzione del 25% di qualsiasi episodio legato alla malattia cardiovascolare e del 45% della mortalità associata a tali episodi. I ricercatori sottolineano che si tratta di uno studio osservazionale e che non si possono trarre conclusioni definitive, tenendo anche conto che i questionari sul consumo di alimenti contengono errori sistematici ed è possibile che vi sia una sottostima di alcuni elementi assunti nella dieta. Inoltre, una possibile spiegazione di questo risultato riguarda il fatto che le persone a maggior rischio cardiovascolare consumano meno cioccolato rispetto agli altri.
 
In ogni caso, i ricercatori concludono che  "l’evidenza cumulativa suggerisce che un consumo maggiore di cioccolato è associato con un minore rischio di eventi cardiovascolari futuri”.
 
Viola Rita

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