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Mercoledì 24 GIUGNO 2015
Epatite C. Per debellarla non bastano le sole politiche regionali



Gentile Direttore,
ho letto con interesse il dibattito da voi pubblicato dei componenti la commissione affari sociali del parlamento sull’argomento. Molte osservazioni sono condivisibili. Ritengo che trattasi di un argomento che rivesta interesse nazionale nel senso che direttamente discenda dall’articolo 32 della Costituzione e sia sovraordinato rispetto a quanto previsto dalla riforma del titolo V della Costituzione stessa. I cittadini italiani hanno gli stessi diritti e debbono avere le stesse tutele.

Ricordo che trattasi di una malattia infettiva e le azioni che occorre mettere in atto per debellarla non possono essere confinate alle politiche regionali. Il problema va affrontato a livello nazionale (e quando sarà possibile sovranazionale) anche per la trattativa sui costi che sicuramente avrà più forza nei confronti della Aziende farmaceutiche se avverrà su un tavolo unico che veda la partecipazione di tutti le componenti che partecipano alla filiera del farmaco.

Altra questione da affrontare è la distribuzione e la gestione trasparente delle liste d’attesa che deve avere una dimensione almeno regionale, sempre mettendo al centro il cittadino e non i centri di cura e assistenza.
 
Luigi Galvano
Segretario regionale FIMMG Sicilia

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