quotidianosanità.it

stampa | chiudi


Venerdì 26 GIUGNO 2015
San Raffaele. M5S: “Sciogliere Cda Monte Tabor e interdire indagati”

Queste le richieste contenute in un'interrogazione, rivolta al ministro della Salute, presentata a prima firma dal capogruppo del M5S in commissione Affari Sociali, Giulia Grillo. A seguito dell'inchiesta aperta dalla Procura di Milano sull'ospedale milanese, nel testo si chiede di ottemperare a quanto previsto dalla legge n. 3/2003 che prevedere lo scioglimento dei Cda degli Ircss per gravi irregolarità.

“Valutare lo scioglimento del consiglio diamministrazione della Fondazione Centro San Raffaele del Monte Tabor e interdire dall’esercizio delle attività i dirigenti amministrativi, medici, nonché dei funzionari coinvolti nell’indagine della procura di Milano che vede indagate 9 persone tra amministratori, dirigenti eprimari, per una truffa da 28 milioni di euro”. Sono questi alcuni dei quesiti posti dai deputati del Movimento 5 Stelle in commissione Affari Sociali nell’interrogazione, a prima firma Giulia Grillo, rivolta al ministro della Salute.
 
“Secondo le conclusioni delle indagini sarebbe stata compiuta una mega truffa nei confronti del Servizio Sanitario Nazionale. In particolare, sono stati svolti oltre 4 mila interventi chirurgici violando le norme sul numero minimo dei professionisti in sala operatoria e sulle qualifiche di operatori e anestetisti. Il San Raffaele avrebbe poi autocertificato di aver ottemperato ai requisiti richiesti, ottenendo il rimborso per le prestazioni sanitarie. Ora, la legge 16 gennaio 2003, n. 3, ‘Disposizioni ordinamentali in materia di pubblica amministrazione',all’articolo 16 comma 3 prevede infatti che i consigli di amministrazioni delle Fondazioni IRCCS possono essere sciolti dal Ministro della Salute, d’intesa d’intesa con il Ministro dell'Economia e delle Finanze e con il Presidente della Regione, quando vengano riscontrate gravi irregolarità nell'amministrazione e reiterate violazioni della legge - proseguono i deputati del M5S -. Ricordiamo che tra gli indagati risulta l'Amministratore delegato del gruppo, Nicola Bedin e Alberto Zangrillo, primario e direttore dell’unità operativa di anestesia e rianimazione, nonché medico personale di Silvio Berlusconi”.

© RIPRODUZIONE RISERVATA