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Mercoledì 01 LUGLIO 2015
Lazio. Operative piano contro ondate di calore. Oltre 40mila persone coinvolte

Perno del programma sono i 5mila medici di famiglia. Se il sistema di sorveglianza meteorologica indica un livello di allarme medio entro le 72 ore, il medico dovrà programmare visite domiciliari, se il livello è appena superiore per i soggetti più suscettibili e a rischio la visita a casa deve essere fatta entro le 48 ore e se il livello di allarme rosso persiste l’accesso va ripetuto. 

Nel Lazio è attivo, già a partire dallo scorso 1° giugno, un piano contro le ondate di calore per far fronte alle alte temperature previste da e per tutelare la popolazione più a rischio, in particolare anziani oltre i 64 anni. Lo ribadisce una nota della Regione. Ai 5mila medici di famiglia è affidato il compito di realizzare una sorveglianza attiva sulla popolazione suscettibile identificata sulla base dei quattro diversi livelli di rischio definiti dall’Osservatorio epidemiologico regionale e di inserire nel programma i pazienti che ne hanno più bisogno a prescindere dall’età.

Il programma prevede visite domiciliari correlate al livello di rischio: se il sistema di sorveglianza meteorologica indica un livello di allarme medio entro le 72 ore, il medico dovrà programmare visite domiciliari, se il livello è appena superiore per i soggetti più suscettibili e a rischio la visita a casa deve essere fatta entro le 48 ore e se il livello di allarme rosso persiste l’accesso va ripetuto. Ciascun paziente avrà anche una scheda personale. Oltre 40 mila le persone coinvolte. Di queste, 30mila presentano patologie respiratorie o cardiocircolatorie. Specifici sistemi di allarme utili a modulare gli interventi sono previsti in sei città del Lazio: Roma, Latina, Frosinone, Viterbo, Rieti e Civitavecchia.

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