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Lunedì 06 LUGLIO 2015
Percorso nascita. Ecco le indicazioni clinico-assistenziali della Syrio

Dopo quelle di Sip, Sin e Siaatip, arrivano le indicazioni della Syrio (Società italiana di scienze ostetrico-ginecologico-neonatale) sulle buone pratiche nel percorso nascita. Tra le proposte, la possibilità per le donne di raccontare l'esperienza del parto e di fare domande riguardo l’assistenza ricevuta durante il travaglio.

Ecco le indicazioni da Syrio– Società italiana di scienze ostetrico-ginecologico-neonatale, sostenuti dalle evidenze scientifiche e di utilità per i futuri genitori, per garantire la migliore assistenza dalla nascita fino al ritorno a casa.

L’importanza dei percorsi di accompagnamento alla nascita
I percorsi di accompagnamento alla nascita ed alla genitorialità, favoriscono l’empowerment della donna   ed  aiutano i  futuri  genitori  a vivere in modo più sereno e consapevole  l’esperienza della nascita e l’accudimento del bambino.  
Le informazioni ricevute  in gravidanza sui fenomeni naturali del travaglio-parto puerperio,  sui processi di adattamento alla vita del neonato e sulle competenze che la mamma ed il bambino andranno via, via, a sviluppare attraverso la relazione, il contatto pelle a pelle e l’attaccamento precoce, favoriscono  la consapevolezza dei vantaggi dell’allattamento al seno e la  competenza  sulle  modalità di cura del neonato.
E’ fondamentale che le indicazioni e le informazioni  siano fornite sulla base delle raccomandazioni scientifiche  in modo omogeneo su tutto il percorso nascita.  

È nato il bambino: le prime cure in sala parto
Nella prima ora di vita al neonato deve essere garantito contatto precoce pelle a pelle con la madre, ancora con il cordone ombelicale non reciso.  Quindi non è raccomandato separare il bambino dalla madre per eseguire procedure routinarie quali bagnetto, pesata e misurazioni del nuovo nato, eccetto che sia richiesto dalla mamma o per indispensabili cure immediate, tenendo ben presente che l’adattamento del neonato avviene più precocemente se lasciato a contatto con la madre con il cordone pulsante. (1) (2)

I vantaggi di  questa care sono: migliore adattamento del neonato alla vita extra-uterina con  maggior stabilità metabolica, in particolare del livello di zuccheri e dell'equilibrio acido-base; adeguata ossigenazione e omeotermia (regolazione della temperatura corporea, frequenza cardiaca e respiro); minor incidenza di ipoglicemie; minor pianto e maggior consolazione; il rilascio di ossitocina nella madre; maggior possibilità di attaccamento precoce ( favorisce  il bonding mamma-bambino) e maggior esito di allattamento esclusivo per i primi sei mesi di vita e oltre; maggior durata di colonizzazione batterica, fondamentale per la prevenzione delle   infezioni neonatali (imprinting batteriologico); soddisfazione materna e minore possibilità di sviluppare la depressione post-partum.
In sintesi, le donne andrebbero incoraggiate ad avere un contatto pelle a pelle con il loro bambino il più precocemente  possibile dopo la nascita, preferibilmente entro la prima ora (2) e fino a quando la prima suzione spontanea e non forzata si sia instaurata (4).

Come garantire  il contatto skin to skin (pelle a pelle) attraverso l’assistenza a madre e neonato? Ecco le indicazioni:
•    il neonato dev'essere asciugato e collocato in posizione prona sul torace della mamma;
•    la pelle del bambino dev'essere per la maggior parte a contatto con quella della madre;
•    mamma e neonato devono essere coperti con un telo asciutto e caldo  per il mantenimento della temperatura corporea;
•    il neonato in questo tipo di contatto potrebbe cercare di attaccarsi al seno; i 10 passi UNICEF e più precisamente il 4°passo, rafforza l'idea che ogni neonato, quando viene posato sull'addome della mamma subito dopo la nascita, è capace di trovare il seno materno da solo e di decidere quando  iniziare  la prima poppata.
•    il contatto necessita di non essere interrotto, fatto salvo motivazioni cliniche;
•    incoraggiare il  partner a stare vicino alla neomamma;
•    la durata dello skin to skin dev'essere almeno di un'ora;
•    Il contatto pelle pelle deve essere promosso e favorito anche nelle madri che hanno subito un TC laddove le condizioni cliniche del neonato lo permettano; in particolare per i TC programmati;
•    è necessario invitare i genitori ad evitare distrazioni in Sala Parto, come l'uso dei cellulari.
•    ll padre o altra persona rimane sempre o quanto più tempo possibile accanto alla neo mamma;
•    Le pratiche di routine devono essere rimandate.

Incoraggiare tutte le madri ad allattare al seno il prima possibile entro la prima ora di vita
Bisogna incoraggiare le madri ad allattare quando il neonato è pronto, generalmente entro la prima ora. Non è necessario avere fretta e forzarlo ad attaccarsi. Madre e neonato dovrebbero essere tenuti tranquillamente in contatto pelle a pelle finché non sono entrambi pronti per l’allattamento. Ciò può avvenire in alcuni minuti o dopo un’ora e più. L’allattamento al seno è importante per la salute della madre e del bambino a breve e a lungo termine.
La suzione è solitamente istintiva per un neonato ma attaccarsi al seno  è un'abilità nuova da apprendere,  a madre va aiutata e sostenuta.

La donna deve trovarsi in una posizione confortevole, ovvero seduta nel letto, in poltrona o su una sedia. Il letto da parto non è consigliato per i primi approcci all’allattamento. Vengono utilizzate posizioni più adatte alla sua situazione, per esempio,  se ha effettuato un taglio cesareo.
Nell’assistenza al neonato sano in sala parto è raccomandato :
•    Non eseguire l’aspirazione nasogastrica in modo routinario;
•    asciugare delicatamente   il bambino;
•    il bambino e la madre dovrebbero essere coperti insieme da un telo, così da essere mantenuti caldi mentre il contatto pelle a pelle continua;
•    ritardare  le misurazioni di routine del neonato fino alla fine della prima poppata;
•    è meglio ritardare il bagnetto oltre le 24 ore;
•    è raccomandato il clampaggio ritardato del cordone ombelicale per la prevenzione dell’anemia sideropenica nel neonato.

Il rooming-in
Rooming in e allattamento a richiesta favoriscono l’allattamento al seno ed il vincolo tra madre e bambino.
Le evidenze internazionali sono concordi nel segnalare come la modalità di presa in carico del   neonato e mamma insieme per 24 ore su 24 (rooming-in) dopo la nascita durante la degenza ospedaliera sia molto efficace nell’aumentare la percentuale e la durata di allattamento al seno esclusivo. (9)

Il latte materno, sempre pronto, alla giusta temperatura, privo di germi, ricco di sostanze protettive e bilanciato in tutti i nutrienti, è l’alimento migliore per ogni neonato. Oltre che per i bambini, l’allattamento al seno è vantaggioso anche per le madri, perché riduce il rischio di alcune patologie (es. tumori ovarici e mammari, emorragia post-partum, osteoporosi e depressione post-partum), favorisce il legame con il bambino e aiuta a ritornare rapidamente al peso precedente la gravidanza.

Per i primi sei mesi l’allattamento al seno esclusivo assicura al bambino una crescita, uno sviluppo e una salute ottimali; dopo i sei mesi, e con graduale integrazione di alimenti complementari appropriati, continua a contribuire alla crescita, allo sviluppo e alla salute del lattante e del bambino.

La mamma talvolta ha bisogno di qualche informazione e  di  sostegno alle sue competenze: spesso per potere efficacemente attaccare il suo bambino  al seno  viene informata sulle posizioni più adatte alla sua situazione, per esempio se ha effettuato un taglio cesareo.

Nei primi giorni di vita è bene osservare il bambino:  come muove il capo, la lingua, il mento; la lunghezza del frenulo, piccola membrana posta sotto la lingua; la presenza di eventuali asimmetrie sul viso e sul corpo. L’esistenza di piccoli difetti, facilmente risolvibili, possono compromettere l’avvio dell’allattamento e l’insorgere di problemi come mastiti e ragadi.

Il ritorno a casa
Ai  genitori offrire informazioni coerenti e spiegazioni chiare promuovendo la capacità della donna di  prendersi cura della propria salute e di quella del bambino e di riconoscere quei sintomi che di potrebbero richiedere un confronto con l’Ostetrica riguardo a:
•    comportamento dei neonati che varia mano a mano che passa il tempo dalla nascita;
•    modificazioni qualitative e quantitative del latte durante la poppata, la giornata e la crescita del neonato;
•    prevenzione e gestione degli ingorghi, mastiti e ragadi;
•    interpretazione dei segnali del bambino e allattamento “a richiesta”;
•    soggettività della frequenza delle poppate, inclusa la normalità delle poppate serali a grappolo;
•    il calo ponderale del neonato, il calo fisiologico, nei primi giorni di vita e che recupera entro il quattordicesimo giorno di vita;
•    indicatori di adeguata assunzione di latte (evacuazione e minzioni; e l’andamento del peso)
•    segni di ittero;
•    uso corretto dei dispositivi essenziali di sicurezza, come per esempio il seggiolino per bambini
•    ritmo sonno/veglia nei neonati, incluse pratiche per un sonno condiviso in sicurezza;
•    assunzione di farmaci da parte della madre, fumo e consumo di alcool;
•    alimentazione;
•    L’uso del succhiotto.-  Nelle comunità in cui l’uso di succhiotti è solitamente raccomandato per prevenire la sindrome della morte improvvisa del lattante [SIDS]), scoraggiandone l’uso fino a che l’allattamento sia ben avviato, almeno 3-4 settimane. Queste raccomandazioni per l’uso di succhiotti come possibile prevenzione della SIDS sono in linea con le raccomandazioni dell’Accademia Americana di Pediatria.

L’allattamento stesso è considerato preventivo della SIDS.

Ogni madre nutrice dovrebbe ricevere indicazioni sulla tecnica di spremitura manuale così che sia in grado di alleviare un ingorgo, aumentare la produzione di latte, mantenere la sua produzione di latte ed ottenere latte per nutrire il bambino nel caso in cui lei e il bambino dovessero essere separati o il bambino non fosse in grado di nutrirsi direttamente al seno.
Inoltre alle madri è opportuno fornire un elenco dei servizi pubblici e dei gruppi di sostegno tra pari presenti sul territorio come i gruppi di sostegno consultoriali.
Se una madre sta programmando di rientrare a scuola o al lavoro poco dopo il parto, è importante informarla riguardo all’estrazione e la conservazione del latte fuori casa, alla possibilità di pause dal lavoro per una poppata con il bambino e al divezzamento.

Le neomamme inoltre  dovrebbero essere informate e rassicurate riguardo a:
•    il processo fisiologico del recupero dopo il parto (entro le prime 24 ore)
•    le normali caratteristiche del cambiamento emotivo del puerperio e il fatto che si risolva entro 10-14 giorni dal il parto (entro 3 giorni)
•    i comuni disturbi di salute, se pertinente (nelle prime 2-8 settimane di puerperio).
Le donne dovrebbero avere l’opportunità di raccontare la loro esperienza del parto e di fare domande riguardo l’assistenza che hanno ricevuto durante il travaglio ed gli incontri di accompagnamento nel post-partum/puerperio rappresentano il setting ideale.

Syrio– Società italiana di scienze ostetrico-ginecologico-neonatale

FONTI BIBLIOGRAFICHE E SITOGRAFIA
1.    “Intrapartum care – Care of healthy women and their babies during childbirth”, NICE 2014;
2.    “Intrapartum care - Care of healthy women and their babies during childbirth ”, NICE 2007;
3.    IRCCS Burlo Garofalo, AA.VV, “Best practices ostetrico-neonatologiche per migliorare la sicurezza postnatale del neonato a termine, sano. Protocollo di prevezionedella SUPC”, Trieste, 2014;
4.    American Academy of Pediatrics, 2005 “Breastfeeding and the use of human milk”
5.    WHO, “Integrated management of Pregnancy and Childbirth” - Managing complications in Pregnancy and Childbirth, a guide for midwifes and doctors, 2000/2007;  WHO, “Care in normal birth: a pratical guide”, 1996;
6.    Poets A, Steinfeldt R, Poets CF. Sudden deaths and severe apparent life-threatening events in term infants within 24 hours of birth. Pediatrics. 2011;127:e869–73.
7.    Pejovic NJ, Herlenius E. Unexpected collapse of healthy newborn infants: Risk factors, supervision and hypothermia treatment. ActaPaediatr. 2013;102:680–8.
8.    .Anand KJ,Runeson B,Jacobson B.J Pediatr. Gastric suction at birth associated with long-term risk for functional intestinal disorders in later life. 2004 Apr;144(4):449-54.
9.    9. Gartner LM,Morton J,Lawrence RA,Naylor AJ,O'Hare D,Schanler RJ,Eidelman AI;American Academy of Pediatrics Section on Breastfeeding.Breastfeeding and the use of human milk. Pediatrics. 2005 Feb;115(2):496-506.
10.     American College of Obstetricians and Gynecologists (ACOG) [and] American Academy of Pediatrics, “Guidelines for perinatal care”, 2008;
11.    12. SNLG. Allattamento al seno. Elementi informativi per operatori. Ministero della Salute.https://www.salute.gov.it/imgs/C_17_opuscoliPoster_28_ulterioriallegati_ulterioreallegato_0_alleg.pdf;
12.    Mikiel-Kostyra K1, Mazur J., BoltruszkoI..“Effect of early skin-to-skin contact after delivery on duration of breastfeeding: a prospective cohort study” .
13.    ”The effect of mother-infant skin-to-skin contact on infant’s response to Still Face Task from newborn to three months of age” Infant Behavior & Development, 2012
14.    Anderson GC, Moore E., Hepworth J., Bergman N., Early “Skin-to-skin contact for mothers and their healthy newborn infants” (Cochrane Review) IN: The Cochrane Library, Issue 2 2003..
15.     Law SM1, Dunn OM, Wallace LM, Inch SA “Breastfeeding Best Start study: training midwives in a 'hands off' positioning and attachment intervention”. Matern Child Nutr. 2007 Jul;3(3):194-205.
16.    1 http://www.breastcrawl.org/italian/science.shtml
17.    Renfrew, M. J., Dyson, L., Wallace, L. M., D’Souza, L., McCormick, F., Spiby, H. (2005) “The effectiveness of public health interventions to promote the duration of breastfeeding: systematic reviews of the evidence”. National Institute for Health and Clinical Excellence. London.
18.     Ingram J1, Johnson D, Greenwood R. “Breastfeeding in Bristol: teaching good positioning, and support from fathers and families”.   Midwifery. 2002 Jun;18(2):87-101.
19.    Protocollo clinico n.2 dell’Academy of Breastfeeding Medicine: Linee guida per la dimissione dall’ospedale del neonato allattato e a termine e della madre nutrice: “Il protocollo del ritorno a casa”, Revisionato nel 2014

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