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Lunedì 13 LUGLIO 2015
Piemonte. Semaforo verde per il Piano regionale integrato 2015-18 sulla sicurezza alimentare

L'impianto non si limita alla tutela primaria della salute dei consumatori ma affronta anche aspetti relativi ai servizi di controllo e certificazione necessari ad assicurare visibilità e trasparenza alle produzioni di qualità e a favorire lo sviluppo economico delle imprese agroalimentari, prime fra tutte quelle che esportano.

Semaforo verde da parte della Giunta regionale per il “Piano Regionale Integrato 2015-2018 per la Sicurezza Alimentare” e le “Linee guida per il controllo ufficiale dei laboratori che eseguono le analisi nell’ambito dell’autocontrollo delle imprese alimentari.” La delibera completa gli strumenti di pianificazione predisposti e approvati negli ultimi mesi per il rilancio della sanità pubblica in Piemonte (rete ospedaliera, rete territoriale, piano della prevenzione).

Per l’assessore Saitta “il provvedimento allinea la pianificazione regionale alle indicazioni del Piano nazionale e punta ad assicurare un elevato standard dei controlli medici e veterinari a tutela dei consumatori dalla produzione primaria al consumo dei prodotti: il tutto con un approccio coerente con le indicazioni di semplificazione dei controlli e di coordinamento delle attività dei diversi organi di vigilanza del servizio sanitario regionale e di altri enti che intervengono, a vario titolo, lungo la filiera agroalimentare".

Le indicazioni della Giunta non si limitano alla tutela primaria della salute dei consumatori ma riguardano anche aspetti relativi ai servizi di controllo e certificazione necessari ad assicurare visibilità e trasparenza alle produzioni di qualità e a favorire lo sviluppo economico delle imprese agroalimentari, prime fra tutte quelle che esportano.

La Giunta regionale ha recepito le linee guida nazionali, approvate dalla Conferenza Stato-Regioni, che forniscono indicazioni per il controllo pubblico dei laboratori privati. L’accreditamento privato dei laboratori di autocontrollo garantisce, infatti, che sono in grado di operare nel rispetto delle norme comunitarie e nazionali; spetta all’autorità pubblica di controllo (l’Azienda sanitaria locale con il supporto tecnico scientifico dell’Istituto Zooprofilattico di Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta) verificare che essi operino anche correttamente.
 

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