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Martedì 14 LUGLIO 2015
Roma. Da oggi attivo il nuovo Centro dialisi presso il presidio integrato di Santa Caterina della Rosa della Asl Rm C

Il Centro Dialisi garantisce assistenza avanzata anche a pazienti in condizioni cliniche complesse per la compresenza di altre patologie o complicazioni non solo nefrologiche. E' dotato di 12 posti tecnici e può accogliere ogni giorno 24 persone, distribuite su 2 turni. Dispone di una centrale di lavorazione dell’acqua di ultima generazione, a garanzia della massima sicurezza e qualità del trattamento dialitico.

Attivo da oggi con i primi due pazienti il nuovo centro dialisi realizzato dala Asl Roma C all’interno del Presidio Integrato S.Caterina della Rosa. Il Centro Dialisi garantisce assistenza avanzata anche a pazienti in condizioni cliniche complesse per la compresenza di altre patologie o complicazioni non solo nefrologiche. Il Centro si trova al piano terra, ed è facilmente accessibile tanto per i pazienti esterni che per quelli afferenti alla Struttura Sanitaria grazie a percorsi dedicati. Dispone, inoltre, di un parcheggio gratuito riservato, con 8 posti auto. Il Centro è dotato di 12 posti tecnici e può accogliere ogni giorno 24 persone, distribuite su 2 turni. Il trattamento viene eseguito, in media, 3 volte alla settimana e ogni seduta dura circa 4 ore.

Ciascuna delle 12 postazioni, inserite in un ambiente luminoso e arredato con particolare attenzione per il benessere psico-fisico delle persone in trattamento, è dotata dei più avanzati sistemi di monitoraggio dei parametri chimici e batteriologici del sangue e di controllo dell’andamento della dialisi, con sistema di allarme per la segnalazione di eventuali anomalie, di una bilancia pesa-persona, di un monitor TV.

Il Centro è dotato, inoltre, di un sistema di monitoraggio dei parametri vitali, e dispone di una centrale di lavorazione dell’acqua di ultima generazione, a garanzia della massima sicurezza e qualità del trattamento dialitico, sia dal punto di vista chimico che batteriologico. Il suo funzionamento è garantitosi dai nefrologi ed infermieri dell’unità operativa di Nefrologia dell’Ospedale S. Eugenio Centro di Riferimento Regionale per la ASL RMC, diretta da Roberto Palumbo che garantisce, per livelli diversificati di intensità di cura ed intervento, il miglior trattamento terapeutico ai pazienti afferenti. La nuova struttura assisterà i pazienti dializzati afferenti ad un territorio dove non è attualmente presente alcun centro ad offerta pubblica dialitica e dove già da circa 1 anno è operativo l’ambulatorio nefrologico. La sua attivazione consentirà, inoltre, di attuare il progetto di “consulenza nefrologica” in sintonia con i MMG per la “presa in carico” precoce dell’utente con malattia renale.

"L’inaugurazione della nuova Unità Dialitica Decentrata di S. Caterina - dice il direttore generale della Asl Roma C Carlo Saitto - costituisce un ulteriore traguardo nella risanamento e riorganizzazione dell'Azienda secondo quanto previsto dall'Atto aziendale e dagli atti programmatori regionali. La struttura realizza il Piano Aziendale per la Nefrologia e la Dialisi che si prefigge, tra gli altri, gli obiettivi di restituire agli oltre 400 pazienti residenti nel nostro territorio la possibilità di essere dializzati senza lunghe trasferte, cosa che per numerosi di loro è ancora necessaria, e di riequilibrare il rapporto tra centri pubblici e privati nell’Azienda”.

"Grazie alla presenza di una profonda integrazione telematica- spiega Roberto Palumbo, i dati clinici dei pazienti saranno disponibili in tempo reale anche presso il Centro di Riferimento del S.Eugenio consentendo l’utilizzo immediato di tutte le competenze presenti in ospedale. Viene così superata la marginalità topografica del Centro, che è il prezzo che si paga all’obiettivo di avvicinarlo il più possibile ai pazienti residenti nel territorio. Anche nel caso della nuova Unità Dialitica si sono applicati concetti innovativi che permettono di ottenere un importante e positivo risultato economico. Riteniamo dunque di poter esprimere legittimo orgoglio per la nascita della nuova struttura, che qualifica qualitativamente la presenza pubblica nella sanità romana". 

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