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Mercoledì 22 LUGLIO 2015
Commissione Igiene e Sanità. Avviate su proposta di D'Ambrosio Lettieri (CR) le audizioni sulla centrale termoelettrica di Cerano

In Commissione Ambiente, il senatore Zizza (CR) ha richiesto, con carattere di urgenza, l’acquisizione degli studi del Cnr da cui emerge come l'impatto della centrale Enel a carbone di Cerano abbia causato 44 decessi. “Con queste audizioni”, scrivono, “abbiamo avviato una serie di approfondimenti tecnico-scientifici necessari per una seria valutazione politica e per le eventuali iniziative parlamentari del caso”. 

Avviate oggi, su proposta del senatore d’Ambrosio Lettieri (CR) in Commissione Igiene e Sanità del Senato le audizioni sulla centrale termoelettrica di Cerano, mentre in Commissione Ambiente, il senatore Zizza (CR) ha richiesto, con carattere di urgenza, l’acquisizione degli studi del Cnr da cui emerge come l'impatto della centrale Enel a carbone di Cerano abbia causato 44 decessi. Nel contempo, è stata sollecitata anche l'acquisizione della relazione dell'ARPA Puglia secondo cui la certificazione Emas non corrisponde, ad oggi, ai criteri qualitativi richiesti, come evidenziato dal professor Giorgio Assennato, audito in Commissione Sanità.

D'Ambrosio Lettieri e Zizza, rispettivamente componenti delle Commissioni Igiene e Sanità e Territorio, Ambiente e Beni ambientali del Senato, ribadiscono in una nota “la necessità di integrare il lavoro delle due Commissioni per arrivare ad una indagine conoscitiva sulla situazione della centrale termica di Cerano e hanno sollecitato la richiesta di un sopralluogo urgente”.

“Con queste audizioni”, scrivono i senatori del gruppo Conservatori e Riformisti, “abbiamo avviato una serie di approfondimenti tecnico-scientifici necessari per una seria valutazione politica e per le eventuali iniziative parlamentari del caso. Quindi, per ora, l'istruttoria resta aperta. Dobbiamo essere prudenti ed evitare sia gli eccessi di allarmismo che i rischi di sottovalutazione del problema”.

I senatori sottolineano come “Arpa e Cnr abbiano illustrato i rispettivi studi sulla centrale di Cerano partendo da metodi scientifici di ricerca differenti e siano giunti a conclusioni divergenti sotto il profilo epidemiologico e della mortalità. È evidente che il caso non può ritenersi chiuso con una serie di audizioni che, pur se di rilievo per l'autorevolezza dei ricercatori, devono proseguire con adeguati approfondimenti”.
“Una cosa è certa”, continuano D’Ambrosio Lettieri e Zizza, “la centrale di Cerano ha un grande potenziale inquinante che impone un monitoraggio costante e approfondito, tenendo conto, tra l'altro, che sul caso vi sono più indagini della magistratura inquirente. E d'altra parte la stessa Arpa ha espresso il proprio parere contrario al rilascio del marchio di qualità ambientale Emas”.
“Ora”, concludono, “restiamo in attesa di ricevere dagli auditi le risposte ai quesiti posti in Commissione per poi proseguire il nostro lavoro”.
 

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