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Venerdì 24 LUGLIO 2015
Veneto. Zanoni e Sinigaglia (PD): “Garantire gestione adeguata per Centro di terapia antalgica e Hospice 'Casa del Bambino'”

I consiglieri regionali  hanno presentato un’interrogazione alla Giunta sulla questione. Le strutture, denunciano, “dispongono di poche unità di medici, infermieri e psicologici strutturati, mentre il restante personale sanitario lavora con contratti a tempo determinato finanziati attraverso fondi di ricerca e associazioni no profit”.

“Sulle cure ai bambini affetti da malattie inguaribili non è ammissibile applicare logiche di risparmio. In Veneto la stima costante è di circa 650 i bambini che si ritrovano a lottare per la vita: purtroppo, ogni anno, il 10% di loro non sopravvive. Garantire il massimo dell’assistenza e delle cure è essenziale”. Il richiamo viene dai consiglieri regionali del PD, Andrea Zanoni e Claudio Sinigaglia, che hanno presentato un’interrogazione alla Giunta, sollevando il caso del Centro Regionale di Terapia Antalgica e Cure Palliative pediatriche e dell’Hospice ‘Casa del Bambino’, entrambi presso l’Azienda ospedaliera di Padova.

“Attualmente le strutture - evidenziano gli esponenti democratici in una nota - dispongono di poche unità di medici, infermieri e psicologici strutturati, mentre il restante personale sanitario, essenziale per garantire l’assistenza ai pazienti e alle loro famiglie, lavora con contratti a tempo determinato finanziati attraverso fondi di ricerca e associazioni no profit”. Il Centro Regionale di Terapia Antalgica e Cure Palliative pediatriche “ha costantemente in carico circa un centinaio di bambini e le loro famiglie nonché quattro bambini temporaneamente ricoverati presso l’Hospice pediatrico (il primo ad essere sorto in Italia, dotato di una struttura assistenziale innovativa per obiettivi e metodologia di lavoro, organizzata in quattro monolocali a dimensione di bambino). Va inoltre ricordato che il Centro coordina e supporta la rete regionale delle cure palliative pediatriche attraverso un’equipe di molteplici professionalità, offrendo la presa in carico integrata con i servizi territoriali e ospedalieri di tutti i bambini con malattia inguaribile”.
 
Zanoni e Sinigaglia ricordano come “pochi giorni fa i genitori di un piccolo di nove mesi - morto a seguito di SMA 1, la forma più grave di atrofia muscolare spinale - hanno scritto a Zaia e al Consiglio regionale lanciando un appello a sostegno della ricerca e dell’Hospice pediatrico e sottolineando l’importanza essenziale della diagnosi precoce. Di fronte a questo appello c’è il dovere inderogabile dell’istituzione regionale di garantire sia al Centro che all’Hospice un numero adeguato di personale”.

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