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Venerdì 31 LUGLIO 2015
Farmaci a domicilio. La protesta delle comunali: “Nessuno ci ha coinvolto. Progetto Federfarma è una occasione mancata"

Assofarm rivendica "la lunga esperienza delle farmacie comunali in progetti simili", un patrimonio che sarebbe dovuto essere "valorizzato" anche sviluppando "sinergie interessanti" con le altre associazioni di categoria. "Ci aspettiamo che sia il Ministero a stimolare queste collaborazioni".

“Peccato non sfruttare appieno occasioni così ghiotte per sviluppare sinergie interessanti. Peccato che tali occasioni non vengano colte dal Ministero della Salute, quando viene chiamato a patrocinare un'iniziativa certamente positiva, ma che poteva coinvolgere tutto il sistema farmacia italiano”. È questa la posizione generale che arriva dalla 28° Assemblea Generale di Assofarm a proposito del sostegno che l'iniziativa di consegna dei farmaci a domicilio di Federfarma ha ricevuto dal Ministro per la Salute Beatrice Lorenzin.

“Le farmacie comunali italiane riunitesi a Napoli il 30 luglio scorso rivendicano una lunga esperienza in progetti simili”, sottolinea Assofarm in una nota in cui si aggiunge: “Sono almeno quindici anni che tantissime aziende farmaceutiche comunali, e da ultimo anche le farmacie private del gruppo Farmacie Unite, sviluppano progetti come quello lanciato oggi dalle farmacie private, non unicamente rivolti ad anziani ultra settantacinquenni non deambulanti e soli in casa. Una selezione cosi stringente che fa nascere più di un dubbio su quanti utenti siano realmente interessabili dall'iniziativa”.

“Non a caso – prosegue la nota - Assofarm sta da tempo studiando come evolvere la consegna a domicilio in una pratica di pharmaceutical care, basata sulla selezione sperimentale di un certo numero di pazienti e di patologie che riceveranno il follow up farmaceutico attraverso visite a domicilio. Una modalità che eleva il farmacista ad un ruolo più attivo e riduce la logistica a mera componente strumentale del processo sanitario”.

"Si poteva mettere maggiormente a valore questo patrimonio di esperienze - hanno dichiarato i Presidenti di Assofarm Venanzio Gizzi e di Farmacie Unite Franco Gariboldi Muschietti - non solo a tutto vantaggio del cittadino, ma anche della stessa farmacia. Francamente ci aspettiamo che sia il Ministero della Salute a stimolare queste collaborazioni".

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