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Martedì 01 MARZO 2011
Anteprima. Al via le "analisi" in farmacia. Presto in Gazzetta il decreto. Ecco il testo

È pronto per essere pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto che dà il via alla possibilità di svolgere analisi cliniche di prima istanza direttamente in farmacia. Glicemia, transaminasi, gravidanza sono solo alcuni dei test che potranno essere richiesti al farmacista, che dovrà però assicurare appositi spazi riservati a garanzia della privacy del paziente.

Via agli esami in farmacia. Il decreto ministeriale sulle prestazioni analitiche di prima istanza che entreranno a far parte delle prestazioni erogabili dalla nuova farmacia dei servizi prevista dalla legge 69 del 2009, è infatti pronto per essere pubblicato in Gazzetta Ufficiale dopo il sì della Corte dei Conti che ha fatto seguito all'accordo in Stato Regioni del 18 novembre scorso.
Nel decreto, che siamo in grado di pubblicare in anteprima, si sottolinea che sarà possibile effettuare in farmacia solo le analisi effettuabili con dispositivi per “test autodiagnostici”, cioè quelli che il paziente può gestire anche in maniera autonoma ma che, in caso di condizioni di fragilità o di non completa autosufficienza, potranno ora essere richieste presso le farmacie territoriali pubbliche e private.
 
Si tratta, come specificato nel decreto, di:






Per erogare questa nuova tipologia di prestazioni, il farmacista dovrà essere in grado di garantire spazi dedicati e separati dagli altri ambienti, sia per una questione di sicurezza che per il rispetto della privacy dei pazienti. Potrà inoltre attivare collaborazioni di lavoro con personale infermieristico da dedicare al nuovo servizio.
Inoltre, nell’ambito dei servizi di secondo livello, potranno essere utilizzati presso le farmacie, i seguenti dispositivi strumentali:




La remunerazione per le farmacie sarà oggetto di appositi accordi nell'ambito delle nuove convenzioni con le Regioni. Si precisa però che non ci dovranno essere oneri aggiuntivi per la finanza pubblica e che, in caso di sforamento dei limiti di spesa indicati dagli accordi regionali, le prestazioni saranno a carico del cittadino che le ha richieste.   
 
L.C.
 

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