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Mercoledì 26 AGOSTO 2015
Liguria. Stanziati 940mila euro per progetto dimissioni protette rivolto alla non autosufficienza

La somma anticipata dalla giunta regionale viene ripartita tra i Comuni capofila dei distretti sociali: 130.660 euro al distretto 2 del Comune di Sanremo, 193.828 al distretto 7 del Comune di Savona, 190.256 per il distretto 9 Centro Ovest Medio Ponente del Comune di Genova, 145.606 per il distretto 10 Valpolcevera Vallescriva del Comune di Genova, 109.322 per il Comune di Chiavari e 170.328 per il Comune della Spezia.

940 mila euro del fondo della non autosufficienza per il progetto 'Meglio a casa che raccoglie l'eredità delle precedenti iniziative Codice d'argento e Approccio sociale destinate alle persone fragili in condizioni di criticità sono stati stanziati dalla Giunta regionale su proposta del vicepresidente e assessore regionale alla salute e alle politiche sociali Sonia Viale, per le dimissioni protette dall'ospedale delle persone anziane e soprattutto prive di una rete familiare.

La somma anticipata dalla giunta regionale viene ripartita tra i Comuni capofila dei distretti sociali: 130.660 euro al distretto 2 del Comune di Sanremo, 193.828 al distretto 7 del Comune di Savona, 190.256 per il distretto 9 Centro Ovest Medio Ponente del Comune di Genova, 145.606 per il distretto 10 Valpolcevera Vallescriva del Comune di Genova, 109.322 per il Comune di Chiavari e 170.328 per il Comune della Spezia.

"Le dimissioni protette soprattutto per le persone anziane - ha spiegato la vicepresidente Viale - sono la strada preferibile da percorrere per ridurre i tempi di ricovero per quei pazienti che, pur presentando condizioni di salute stabili, necessitano di un'assistenza perché fragili dal punto di vista familiare e sociale. La proroga del "Codice d'argento" è stato uno dei primi provvedimenti varati d'urgenza da questa giunta. Riteniamo che dare un'assistenza adeguata alle fasce più deboli sia un elemento irrinunciabile del nostro mandato di governo nonostante le sempre maggiori difficoltà dovute ai tagli del governo al sociale e alla sanità".
 

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