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Giovedì 03 MARZO 2011
Biotestamento. Lunedì via alla discussione, ma il voto slitta ad aprile

Lo ha deciso la Conferenza dei Capigruppo di Montecitorio a seguito delle diverse posizioni emerse nella maggioranza nel corso di una riunione svolta ieri. Resta confermata la data del 7 marzo per l’inizio della discussione generale, ma il voto definitivo non arriverà prima di aprile.

Slitta di un mese il voto sul testamento biologico. Lo ha deciso ieri la Conferenza dei Capigruppo di Montecitorio confermando, però, la data del 7 marzo per il via alla discussione generale sul testo.
Lo slittamento del voto è stato deciso dopo una difficile riunione che ha visto emergere posizioni divergenti all’interno della Maggioranza, anche se secondo il capogruppo del Pdl, Fabrizio Cicchito, al di là di alcune osservazioni, la valutazione è stata fondamentalmente positiva.
In particolare, i ministri del Welfare Maurizio Sacconi e dell'Istruzione Mariastella Gelmini si sono detti convinti della possibilità di portare avanti il testo, mentre una forte opposizione è arrivata dal ministro per i Beni Culturali Sandro Bondi, che in una lettera inviata ai deputati indica in particolare due “punti deboli”: l’articolo 3 sull'idratazione e della nutrizione artificiale di persone in stato vegetativo, considerate come trattamenti medici obbligatori e vincolanti, e l’articolo 7 sul rispetto delle decisioni del paziente espresse nella Dat che prevede che l’ultima parola spetti comunque al medico. Bondi invita quindi al dialogo, per arrivare a “soluzioni condivise e anche più mature e umanamente più ricche”.

Sul ruolo del medico è intervenuto ieri anche il ministro della Salute, Ferruccio Fazio, secondo il quale occorre dare fiducia ai medici, che oltre ad avere competenza e coscienza, svolgono la loro professione anche con grande umanità.
 

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