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Martedì 08 SETTEMBRE 2015
Zaia su atto indirizzo Lorenzin: “Diagnosi non basta, senza costi standard non c’è la cura”

Il presidente del Veneto commenta la premessa del Ministro della Salute contenuta nell’Atto di Indirizzo per l’individuazione delle priorità politiche per il 2016. “Il problema è che ancora una volta alle parole seguono fatti diametralmente opposti: tagli lineari invece che applicazione immediata e totale dei costi standard”.

“Prendo atto che per l’ennesima volta il Ministro Lorenzin parla di necessità di migliorare la spesa delle Regioni e di razionalizzare quella nelle Regioni sottoposte a piani di rientro. Il problema è che ancora una volta alle parole seguono fatti diametralmente opposti: tagli lineari invece che applicazione immediata e totale dei costi standard. La diagnosi non basta, perché non si indica la cura efficace”. Lo dice il Presidente della Regione del Veneto Luca Zaia, commentando la premessa del Ministro della Salute contenuta nell’Atto di Indirizzo per l’individuazione delle priorità politiche per l’anno 2016, licenziato dal Ministero.
 
“In questo Governo continua ad esserci uno stridore assordante – aggiunge Zaia – tra quanto proclamato in teoria e quanto fatto in concreto. Qui siamo al massimo dell’esempio: il Ministro della Sanità indica correttamente un obiettivo di razionalizzazione della spesa a partire da dove si spende troppo, ma il Governo viaggia senza ritegno sulla strada dei tagli lineari. Nessuno, Ministro e Governo, indica invece come e dove incidere sulla spesa eccessiva. Il ‘come’ si chiama costi standard – conclude Zaia – il ‘dove’ lo sanno benissimo, così come sanno benissimo che in quel ‘dove’ non c’è il Veneto, con i conti sanitari in attivo da 5 anni, ma territori che da anni sono tecnicamente e finanziariamente falliti”.

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