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Giovedì 03 MARZO 2011
Morte cardiaca improvvisa. Ogni anno muoiono mille giovani

Per contrastare la morte cardiaca improvvisa negli under35, parte la campagna di raccolta fondi, con sms solidali, ideata dalla Fondazione italiana cuore e circolazione Onlus e dalla Società italiana di cardiologi con il patrocinio del Miur. Obiettivo: attuare screening e Ecg nelle scuole secondarie.

Sono giovani e apparentemente sani. Eppure muoiono per morte cardiaca improvvisa. Un evento drammatico che colpisce ogni anno oltre mille under 35, ed otto donne su 100mila tra i 30 ed i 45 anni. Una morte causata da difetti congeniti e malattie genetiche che potrebbero essere scoperti con un semplice Ecg. Per questo dal 7 al 13 marzo parte la campagna “Ascolta il battito. Un elettrocardiamma può salvare la vita” promossa dalla Società Italiana di Cardiologia (Sic) e dalla Fondazione Italiana Cuore e Circolazione-Onlus con il patrocinio del Miur.

La campagna che ha ricevuto il via libera dal Segretariato sociale Rai nell’ambito di trasmissioni televisive e radiofoniche Rai, punta a raccogliere fondi con sms solidali. Obiettivo: realizzare il progetto “A scuola di cuore” che attraverso screening cardiovascolari ed Ecg agli studenti tra i 16 e i 18 anni delle scuole secondarie, punta a individuare i soggetti a rischio e a confermare la diagnosi anche con test genetici. Non solo, l’intento è anche quello di addestrare studenti e insegnanti alla rianimazione cardio-polmonare, installando defibrillatori semiautomatici nelle scuole a più alta densità di studenti per far fronte a potenziali casi di arresto cardiaco. Gli screening dovrebbero partire nelle scuole di Lombardia, Piemonte, Lazio, e Sicilia e interessare circa 20mila studenti, per poi essere estese a tutto il territorio nazionale. Un progetto ambizioso che per essere realizzato necessita però di almeno 300mila euro. Fondi che i cardiologi sperano appunto di realizzare grazie agli sms solidali: si potrà donare 1 euro inviando un sms dal cellulare al numero 45593, oppure 2 euro chiamando da rete fissa sempre allo stesso numero.

Già nel 2010, grazie ad un progetto-pilota, oltre mille studenti romani sono stati sottoposti a screening elettrocardiografici, e i dati ottenuti hanno evidenziato nel 17% dei casi, anomalie da approfondire. Dunque, la prevenzione diventa un’arma fondamentale: “Molti giovani – ha spiegato Francesco Fedele il presidente della Fondazione italiana cuore – praticano sport non a livello agonistico, per il quale è previsto solo un certificato di sana e robusta costituzione, ma in questo caso molte cardiopatie occulte non vengono svelate e così anche lo sport ludico può rivelarsi minaccioso. Inoltre – ha aggiunto Fedele – i dati che abbiamo rilevato nel corso dello studio pilota, sicuramente non tranquillizzanti, ci hanno dimostrato la fattibilità di uno screening giovanile con esami strumentali semplici da approfondire, nei casi dubbi e/o patologici con ulteriori accertamenti in termini di esami diagnostici più sofisticati e, in casi selezionati, anche di valutazioni genetiche al fine di intercettare tempestivamente patologie cardiovascolari e di prevenire la morte improvvisa nei giovani".

Insomma, gli screening nelle scuole diventano un atout vincente per portare alla luce quei casi che rimarrebbero altrimenti ignorati fino all'evento fatale.

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