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Giovedì 10 SETTEMBRE 2015
Enpaf. Cavaliere (SIFO): “Ospedalieri pagano contributo ridotto”

Al pari di tutti gli iscritti esercenti l’attività professionale in regime di lavoro dipendente, non sono obbligati al versamento della quota annuale Enpaf in misura intera, dal momento che possono usufruire della riduzione del contributo

In qualità di rappresentante della Sifo presso la Fofi e Federfarma per i rapporti istituzionali nella categoria, ritengo necessario esprimere alcune precisazioni in ordine all’intervento del dott. Mazzoni, nel quale sono state formulate alcune considerazioni rispetto alla prospettiva di riforma dell’Enpaf.
 
E’ doveroso precisare, che i farmacisti ospedalieri, al pari di tutti gli iscritti esercenti l’attività professionale in regime di lavoro dipendente, non sono obbligati al versamento della quota annuale Enpaf in misura intera, dal momento che possono usufruire della riduzione del contributo.
 
In particolare, i farmacisti dipendenti, inclusi quelli del Ssn, come il sottoscritto, hanno accesso, in base all’art. 21 del regolamento Enpaf, alla riduzione contributiva massima dell’85%, nonché al contributo di solidarietà nella misura del 3%, beneficio quest’ultimo riservato agli iscritti dal 1° gennaio 2004.
 
Altresì per i Farmacisti del Ssn assunti con contratti atipici, il Tavolo di Lavoro aperto presso l’Enpaf darà l’occasione per la categoria sindacale di rappresentarli.  Per valutare ogni ipotesi di riforma della previdenza di categoria è necessario divulgare informazioni corrette, al fine di impedire che si creino ulteriori difficoltà nei rapporti con gli iscritti.
 
Per onestà intellettuale, va anche detto che non mancano i problemi nel settore della previdenza, ma bisogna avere il coraggio di denunciare che la gran parte di essi sono  diretta conseguenza della mancanza di efficaci iniziative di politiche attive del Governo sulle tematiche del lavoro.
 
Arturo Cavaliere
Referente Sifo presso Fofi e Federfarma

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