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Mercoledì 23 SETTEMBRE 2015
Ddl concorrenza. I farmacisti rurali a sottosegretario Zanetti: “Una strana alleanza a difesa Gdo e che non conosce esigenze del Paese”

Il sindacato Federfarma-Sunifar replica alla posizione del leader di Scelta Civica. “Evidentemente Zanetti, che pure afferma di difendere gli interessi dei cittadini, non conosce, o fa finta di non conoscere, le reali esigenze delle persone, soprattutto di quelle che vivono nei tanti piccoli centri del nostro Paese”.

“Desta grande stupore la posizione espressa dal sottosegretario Enrico Zanetti e dalla strana alleanza guidata da Scelta Civica in occasione del dibattito alla Camera sulla vendita dei medicinali con ricetta medica nella grande distribuzione”. Così in una nota i farmacisti rurali di Federfarma-Sunifar criticano le posizione dell’esponente del Governo.
 
“Evidentemente Zanetti – prosegue il comunicato -  che pure afferma di difendere gli interessi dei cittadini, non conosce, o fa finta di non conoscere, le reali esigenze delle persone, soprattutto di quelle che vivono nei tanti piccoli centri del nostro Paese. I farmacisti rurali lo invitano a percorrere la strada che porta alla farmacia rurale e a visitare le tante zone di campagna o di montagna, nelle quali mancano i principali servizi pubblici, ma la farmacia c’è sempre, giorno e notte, 365 giorni l’anno, al servizio delle persone, di chi è malato e di chi non può muoversi”.
 
Per il sindacato “se i politici che oggi sostengono le posizioni della Grande Distribuzione Organizzata venissero a vedere come lavorano le farmacie rurali capirebbero quanto è superficiale il loro punto di vista e quali danni produrrebbero le loro proposte agli oltre 10 milioni di cittadini che vivono nei piccoli centri, non più figli legittimi di questo Paese, ma solo figliastri.

Il risultato delle loro proposte sarebbe infatti la chiusura di tantissime farmacie con conseguente soppressione dei servizi sino ad oggi erogati alla popolazione, la stessa fine toccata ai piccoli esercizi commerciali messi in crisi dalla crescita della Grande Distribuzione Organizzata. Oltre alle insegne dei piccoli negozi di alimentari e di generi vari, si spegnerebbero anche le croci verdi delle farmacie che, ricordiamolo, essendo concessioni, rappresentano lo Stato sul territorio.

Un risultato eccezionale per partiti che hanno sempre dichiarato di un’attenzione particolare per le persone più deboli e per il diritto alla salute e che invece, chissà perché, rispondono soltanto a logiche e interessi economici”.

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