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Lunedì 28 SETTEMBRE 2015
Macellavano ovini clandestinamente. Blitz dei Nas a Roma

Sequestrati 9 agnelli già abbattuti, in corso di macellazione, e 34 ovini ancora vivi, privi di marchi identificativi, che sono stati sottratti all’imminente abbattimento illegale. Sequestrati anche 190 litri di latte crudo ovino privo di documentazione di tracciabilità, per un valore complessivo di circa 200.000 euro.

Blitz dei Carabinieri del Nas di Roma in un’azienda agricola ubicata sulla via Tiberina, alle porte di Roma, che effettuava macellazione clandestina. L’operazione, condotta in collaborazione con la Compagnia di Roma-Cassia e della Stazione di Prima Porta e con i Servizi veterinari della ASL Roma/E, ha consentito di individuare e bloccare, all’interno di una azienda agricola l’esecuzione di pratiche di abbattimento e macellazione di ovini, “svolte in locali e luoghi improvvisati, privi di qualsiasi autorizzazione, dei requisiti igienico-strutturali e con modalità incompatibili con le condizioni di benessere animale”.

L’intervento, riferisce una nota dei Nas, è avvenuto proprio durante lo svolgimento dell’attività clandestina condotta da sei operatori che, con diverse mansioni, avevano avviato le operazioni di abbattimento delle pecore e degli agnelli e la successiva macellazione delle carni. I due allevatori italiani, titolari dell’impresa agricola, e i quattro collaboratori stranieri sono stati denunciati alla Procura di Roma con l’accusa di macellazione clandestina, maltrattamento di animali e detenzione di alimenti pericolosi per la salute, in quanto le carni erano pure detenute in ambienti caratterizzati da pessime condizioni igieniche sanitarie.

Nel corso delle attività sono state sequestrate 9 agnelli già abbattuti, in corso di macellazione, e 34 ovini ancora vivi, privi di marchi identificativi, che sono stati sottratti all’imminente abbattimento illegale. Inoltre sono stati sequestrati i locali di 80 mq abusivamente impiegati per le operazioni di macellazione e stoccaggio delle carni e 190 litri di latte crudo ovino, rinvenuto privo di documentazione di tracciabilità, per un valore complessivo di circa 200.000,00 euro.

“Sul posto – riferiscono i Nas - erano presenti numerosi cittadini di varie etnie, tutti identificati, che si apprestavano ad acquistare le carni in argomento, di cui sconoscevano le illegali modalità di produzione”.

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