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Venerdì 09 OTTOBRE 2015
Benessere ambientale. L'importanza dell'incrocio tra dati di diversa origine. Il focus nel convegno di Federsanità Anci

L’ambiente può influire in vari modi sulla salute. Può favorire la circolazione di agenti patogeni e altri fattori, come i pollini e altri allergeni, che colpiscono la popolazione suscettibile. Ma anche per mezzo di fattori non biologici, come contaminanti chimici e fisici. Sono alcuni degli spunti emersi a Roma il 9 e 10 ottobre le “IX Giornate Mediche dell’Ambiente”, organizzate da Federsanità Anci e dall'Associazione Medici per l'Ambiente - Isde Italia.

Una delle determinanti fondamentali dello stato di salute. Così può essere definito il benessere ambientale. È solo tramite l’incrocio tra dati ambientali, territoriali, urbanistici, epidemiologici, così come di altri indicatori sanitari (demografici, culturali e sociali), che si può tracciare, per una determinata popolazione, una serie di scenari possibili, utili a regolare e a prevedere, quando necessario, azioni di politica sanitaria che migliorino la salute della popolazione e limitino i danni derivanti da specifiche componenti ambientali.

Con questi obiettivi si sono svolte a Roma il 9 e 10 ottobre le “IX Giornate Mediche dell’Ambiente”, organizzate da Federsanità Anci e dall'Associazione Medici per l'Ambiente - Isde Italia. “In generale, la prevenzione delle malattie di origine ambientale richiede uno sforzo complesso di azione – ha detto Angelo Lino Del Favero Presidente di Federsanità Anci – sia sui comportamenti e gli stili di vita, che sulle norme e le misure istituzionali che consentono di garantire la sicurezza della popolazione esposta ai rischi ambientali. Favorire un confronto tra i vari operatori come rappresentanti delle istituzioni, comunità scientifica e società civile è l’unica scelta da fare per valorizzare le buone pratiche e promuovere azioni che favoriscano il benessere e la salute collettiva”.

L’ambiente può influire indirettamente o direttamente sulla salute. Può infatti favorire la circolazione di agenti patogeni e altri fattori biologici, come ad esempio i pollini e altri allergeni, che colpiscono, quando presenti, la popolazione suscettibile. Può però anche agire per mezzo di fattori non biologici, come la presenza di contaminanti chimici e fisici: in questo caso, è più difficile determinare una relazione causa-effetto e gli studi epidemiologici cercano di descrivere e quantificare i danni da esposizione, sia acuta che cronica, a diverse sostanze. Infine, l’ambiente può essere origine di incidenti e invalidità quando, sul lavoro come sulla strada, non vengano osservate adeguate misure di sicurezza e protezione delle persone al fine di garantire un’adeguata sostenibilità ambientale.

“Gli effetti dell'ambiente sulla salute sono ormai più che evidenti e sono posti all'attenzione di tutti, della comunità scientifica in generale e - ha spiegato Roberto Romizi, Presidente dell’Associazione Medici per l’Ambiente - medica in particolare. Anche Papa Francesco nella sua Enciclica ha sottolineato l’importanza del tema ambientale. Isde si colloca in questo contesto, concentrandosi proprio sull’attività di "advocacy", di difesa della salute dei cittadini, con una mission che punta alla ricerca scientifica nelle sue varie forme per studiare e combattere l’inquinamento ambientale. Le IX Giornate Mediche dell’Ambiente sono state l’occasione per dare concreta attuazione alla multidisciplinarietà e alla promozione della salute in tutte le politiche. Sta ai medici che hanno a cuore l’ambiente sollecitare le autorità governative affinché la salute sia individuata come priorità delle loro azioni". 

I lavori sono stati divisi in due giornate nel corso delle quali si sono susseguiti vari interventi, tra politici, esperti e operatori. Ogni tema è stato introdotto da una relazione preliminare e sono stati presentati i position papers relativi all’argomento della sessione di riferimento (in appendice i link di riferimento). Nel corso dei lavori sono state raccontate esperienze di Comuni “virtuosi” che in campo ambientale hanno messo in atto iniziative e buone pratiche. Infine è stato lasciato spazio alla discussione con una tavola rotonda tra gli stakeholders.
 

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