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Venerdì 16 OTTOBRE 2015
Sangue, tessuti e cellule riproduttive. L’Europa si attiva per regole comuni per per ispezioni, autorizzazione e vigilanza

Si è conclusa lo scorso 13 ottobre a Lussemburgo la prima riunione dell'azione congiunta "Vistart", coordinata dal Centro Nazionale Trapianti e dal Centro Nazionale Sangue. L’azione vede coinvolte 17 Organizzazioni nazionali afferenti a 14 Stati membri dell’Unione Europea e 21 Organizzazioni nazionali.

Si è conclusa il 13 ottobre scorso a Lussemburgo la prima riunione dell’Azione Congiunta “Vistart- Vigilance and Inspection for the Safety of Transfusion, Assisted Reproduction and Transplantation”, coordinata dal Centro Nazionale Trapianti e dal Centro Nazionale Sangue. L’Azione, che vede coinvolte 17 Organizzazioni nazionali afferenti a 14 Stati membri dell’Unione Europea e 21 Organizzazioni nazionali come collaboratori, è co-finanziata dal programma dedicato alla salute dell’Unione Europea. L’Azione congiunta intende supportare gli Stati membri dell’Unione Europea nel migliorare e implementare i requisiti di qualità e sicurezza, stabiliti dalle Direttive Europee nel corso degli anni, nei settori sangue, tessuti e cellule riproduttive. Per questo, i Paesi aderenti lavoreranno insieme per facilitare un’armonizzazione dei sistemi di ispezione, autorizzazione e vigilanza, rafforzando al contempo la collaborazione e la fiducia tra i rispettivi programmi nazionali.

I settori sistemi trasfusionali, trapianti e quello della procreazione assistita sono stati oggetto di un’accurata attenzione legislativa a livello europeo; tuttavia, nel quadro di una comune cornice normativa, ad ogni Paese membro è demandata l’implementazione delle indicazioni previste dalle Direttive europee nell’ambito della qualità e sicurezza. Questa Azione congiunta offrirà l’opportunità di lavorare insieme per la prima volta con l’obiettivo di uniformare i sistemi dei Paesi aderenti, concentrandosi sulla compatibilità, armonizzazione e comunicabilità dei diversi programmi nazionali.

Il Vistart, che avrà una durata di 36 mesi, scaturisce anche da precedenti progetti finanziati dall’Unione Europea, dei quali il Centro Nazionale Trapianti e il Centro Nazionale Sangue sono stati rispettivamente coordinatori. L’affidamento del coordinamento ai due organi tecnici del Ministero della Salute, istituiti presso l’Istituto Superiore di Sanità, testimonia la leadership assunta dal nostro Paese a livello europeo. Un ulteriore riconoscimento alla qualità e sicurezza raggiunta dai nostri sistemi nel campo trasfusionale, donazione e trapianto di organi, tessuti e cellule.
 

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