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Venerdì 23 OTTOBRE 2015
Stabilità. Nicchi (Sel): “Inutile diminuire le tasse se poi aumentano i ticket”

Per la deputata “c’è un chiaro intento di spingere alla privatizzazione il sistema sanitario”. Un eventuale aumento della compartecipazione  “ graverà ulteriormente su un sistema sanitario in grave crisi, dove nel 41,7% delle famiglie almeno una persona in un anno ha dovuto fare a meno di una prestazione sanitaria a causa dei costi proibitivi e delle liste d’attesa”

“Il Governo Renzi dice di voler diminuire le tasse, ma adesso si scopre che saranno aumentati i ticket sanitari. Insomma, se non è zuppa è pan bagnato e così si prende in giro il Paese, facendo pagare alla parte più debole il costo delle manovre finanziarie del Governo, che assomigliano sempre di più al gioco delle tre carte”.
 
È quanto ha dichiarato la deputata di Sel, Marisa Nicchi, intervenendo sui tagli alla sanità e sul presunto rialzo dei ticket sanitari.
 
“In questo modo – ha aggiunto l’Onorevole Nicchi – si andrà a gravare ulteriormente su un sistema sanitario in grave crisi, dove nel 41,7% dei nuclei familiari, almeno una persona in un anno ha dovuto fare a meno di una prestazione sanitaria a causa dei costi proibitivi e delle liste d’attesa troppo lunghe. Una media molto più alta rispetto agli altri Paesi europei, che fa pensare che nel nostro Paese si possa ammalare soltanto chi ha la disponibilità economica per permettersi le cure”.
 
 
“L’intento è chiaro ed è quello di spingere alla privatizzazione il sistema sanitario – ha detto Nicchi - in sanità il Governo ci prende in giro. A luglio aveva promesso 113 milioni di euro di risorse per il fondo per la salute, ma adesso si scopre che nella manovra ne ha fissati 111, tagliando di due milioni quanto annunciato precedentemente”.
 

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