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Martedì 27 OTTOBRE 2015
Farmacologia a Congresso. Etica e scienza unite per la salute del paziente. Intervista al presidente Sif, Francesco Rossi

Quest’anno 7000 nuovi medicinali sono in corso di studio sul ‘palcoscenico’ della Farmacologia mondiale. Se ne parlerà al Congresso Nazionale della SIF, da oggi a venerdì a Napoli. Medicinali oncologici, per malattie neurologiche, immunitarie reumatologiche, gastrointestinali, dermatologiche e cardiovascolari. Ecco come etica e scienza devono convivere per il migliore accesso alle cure e per terapie sempre più avanzate. A colloquio con Francesco Rossi, Presidente SIF

7.000 nuovi medicinali sono quest’anno sono ‘al vaglio’ della farmacologia mondiale: dalle innovazioni in oncologia alle biotecnologie per malattie immunitarie reumatologiche, dalle novità farmaceutiche in ambito neurologico fino a nuovi medicinali per patologie croniche gastrointestinali, dermatologiche ed altro. Sono soltanto alcuni dei temi che verranno trattati da oggi fino a giovedì, in occasione del 37° Congresso Nazionale della Società Italiana di Farmacologia (SIF), Società presieduta da Francesco Rossi. L’appuntamento, che si tiene a Napoli, da oggi fino al 30 ottobre, presso il Royal Continental Hotel e  Centro Congressi Partenope, vede la partecipazione del mondo della ricerca a fianco di quello dell’industria, insieme alle Società scientifiche, raccogliendo un vasto numero di esperti sia italiani che internazionali su numerosi temi di ricerca.
“La farmacologia di base e le sue applicazioni cliniche, l’innovazione, i trial clinici, la farmacovigilanza e la medicina personalizzata saranno protagoniste di questo appuntamento,  ha spiegato al nostro giornale Francesco Rossi, Presidente della SIF e Professore Ordinario di Farmacologia presso la Seconda Università degli Studi di Napoli.
 
“Il titolo del Congresso, ‘I nuovi orizzonti della ricerca farmacologica: tra etica e scienza’, tocca i due elementi conduttori di questo evento nazionale: le innovazioni della ricerca in ambito scientifico-farmacologico e le modalità con cui queste innovazioni possono e devono tradursi in possibilità terapeutiche per il paziente, nell’obiettivo del miglioramento della salute del singolo e della collettività”, spiega Francesco Rossi. “Ci troviamo in un  momento di grande fervore della ricerca scientifica e farmacologica e al contempo in cui i SistemI sanitari di numerosi Paesi devono far fronte all’esigenza della razionalizzazione della spesa farmaceutica: proprio in questo periodo, dunque, diventa sempre più necessario mettere in atto strategie volte a velocizzare il processo con cui le innovazioni vengono rese disponibili e a migliorare la possibilità di ottenere le terapie per il paziente”.
 
Insomma, spiega Rossi, “si tratta di coniugare l’innovazione con la sostenibilità, un obiettivo che stiamo perseguendo nell’ambito della Farmacologia e non solo. È necessario trovare strategie per rendere più accessibili alcuni farmaci innovativi, che manifestano costi elevati e dunque talvolta possono essere reperiti meno facilmente dal cittadino. Inoltre, un problema riguarda la ‘regionalizzazione’ del processo decisionale alla base della distribuzione del farmaco, che spesso vede alcune Regioni rimanere indietro ad altre rispetto all’arrivo sul banco farmaceutico di alcuni medicinali, con conseguente spostamento geografico di alcuni pazienti per ottenere le terapie di cui necessitano. Tuttavia, il nostro servizio sanitario nazionale rappresenta una sistema dalle prestazioni impareggiabili: proprio per questo è importante far sì che le innovazioni vengano messe a disposizione del cittadino nel miglior modo possibile”.

Ma il binomio etica-scienza “coinvolge anche aspetti scientifici e farmacologici, talvolta complessi”, prosegue Francesco Rossi. “Dalla realizzazione etica degli studi scientifici, alla centralità del paziente nell’ambito della ricerca e della scienza, alla velocizzazione del processo con cui è possibile ottenere un farmaco fino al raggiungimento di un accesso rapido e uguale per tutti ad esso”.
 
L’attenzione della farmacologia mondiale è spesso rivolta alla ricerca di nuove terapie per patologie croniche e per il cancro, spiega il Professor Rossi.
“Dei 7.000 nuovi farmaci in fase di valutazione il 50% di essi è rappresentato da medicinali biotecnologici per la lotta al cancro e ad altre malattie: di questi, ben un terzo è costituito da anticorpi monoclonali per alcuni tipi di cancro, malattie immuno-infiammatorie (morbo di Chron, colite ulcerosa, artrite reumatoide e psoriasi) e neurologiche, come la sclerosi multipla, ma ci sono anche numerosi nuovi farmaci per l’aterosclerosi, soprattutto nel caso di patologia ad epidemia familiare, e farmaci contro l’epatite e l’HIV”, ha spiegato il Presidente SIF. “Mai come in questo periodo il mondo del farmaco è stato così attivo nella ricerca e nella messa a punto di nuovi medicinali per un così vasto numero di patologie”.
 
“Insomma”, conclude il Professore, “la Farmacologia di base e le sue applicazioni cliniche sempre più spesso si coniugano con l’innovazione farmaceutica e con la ricerca scientifica di terapie personalizzate: il tutto nell’obiettivo di migliorare la qualità di vita del paziente, che è e deve essere sempre posto al centro della ricerca scientifica e della medicina”.
 
Viola Rita

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