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Giovedì 29 OTTOBRE 2015
Calabria. Tra innovazione ed efficientamento del territorio, primo congresso della sezione regionale della Sit

L’ utilizzo strategico delle prestazioni socio sanitarie in Telemedicina, in una realtà stretta nella forbice tra un Ssn sempre più oggetto di tagli alla spesa e l’aumento delle istanze di sostenibilità di esso, può rappresentare per le Aziende Sanitarie e i Comuni il volano per attivare modelli erogativi di assistenza volta alla appropriatezza ed alla aderenza terapeutica.

La Medicina Generale è al suo giro di boa, tra istanze del paziente, spostamento dell’asse dall’ospedale al territorio, innovazione, complessità patologica sempre più verso cronicità e fragilità in una realtà che esige strategie di presa in carico ed assistenza sostenibili. L’ago della bussola della Sanità e innovazione, dunque, indica la “rotta” da seguire: un sistema integrato che traduca la richiesta di cure ambulatoriali e domiciliari dei cittadini in azioni multidisciplinari e collaborative alla luce della Medicina di iniziativa.
 
Ma se la direzione è questa, chi paga il “viaggio” verso l’evoluzione dei nuovi modelli di care giving in Telemedicina nelle reti di patologia regionali? E la Telemedicina è uno scenario “avveniristico”, attrattivo solo per pochi “pionieri”, o piuttosto è già realtà? Tematiche e riflessioni, queste, che chiamano a raccolta alcune fra le personalità maggiormente di spicco del panorama Sanitario nazionale e regionale il 6 e 7 novembre, in occasione del primo Congresso della sezione Calabrese della S.I.T., la Società medico-scientifica di Telemedicina e Sanità elettronica.

L’ utilizzo strategico delle prestazioni socio sanitarie in Telemedicina, in una realtà stretta nella forbice tra un Ssn sempre più oggetto di tagli alla spesa e l’aumento delle istanze di sostenibilità di esso, può rappresentare per le Aziende Sanitarie e i Comuni il volano per attivare modelli erogativi di assistenza volta alla appropriatezza ed alla aderenza terapeutica, che spinga al tempo stesso verso la loro massimizzazione anche sotto il profilo dello sviluppo dell’offerta e della ricerca tecnologica. Il territorio si è già dotato di modelli organizzativi – come già si sta facendo nella sperimentazione delle Uccp, Aft e Case della salute nell’Asp di Catanzaro e con i NCP di Cosenza – e la Telemedicina e i teleconsulti, inseriti nelle reti di patologia (Diabete e Cefalee e dolore cronico) stanno producendo effetti visibili sulla diminuzione dei codici bianchi e anche sulla migrazione sanitaria. La tavola rotonda, all’interno del convegno, si prefigge di dare testimonianze, supporto e risposte alla grande domanda “inevasa” di salute.

La valenza di questo evento per il rilancio dell’efficacia e dell’efficienza della Medicina generale Calabrese è testimoniata dalla presenza del Presidente Nazionale S.I.T. prof. Gianfranco Gensini e dal Vice Presidente prof. Placido Bramanti, dal prof. Angelo Rossi Mori (Federsanità Anci), dalla Direzione del dipartimento della Sanità regionale nella persona del prof. Riccardo Fatarella, dal prof. Giuseppe Perri, Commissario dell’ASP di Catanzaro, e dalle rappresentanze Sindacali dei MMG.
 
Dott. Maurizio Cipolla
coordinatore della UCCP di Catanzaro lido
Presidente della sezione Calabrese della S.I.T. 

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