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Venerdì 18 MARZO 2011
Ricette online: Brunetta bacchetta ancora Tremonti per lentezza attuazione decreto

Dopo la lettera dello scorso gennaio, il ministro per l’Innovazione, Renato Brunetta, torna a sollecitare il collega dell’Economia, Giulio Tremonti, sull’attuazione del decreto legge n. 78 del 31 maggio 2010 che impone il passaggio dalla ricetta cartacea a quella elettronica.

Con una nuova lettera datata 9 marzo, il titolare di Palazzo Vidoni ha ricordato al Ministro dell’Economia e delle Finanze che le strutture di entrambi i Ministeri devono collaborare per definire un “percorso condiviso volto a definire le linee guida e le specifiche tecnico-amministrative per l’attuazione di quanto previsto dal decreto legge n. 78 del 31 maggio 2010 (art. 11, comma 16) che impone il passaggio alla c.d. ricetta digitale e cioè la sostituzione della ricetta cartacea con l’equivalente documento elettronico”.
È la seconda volta che il ministro per la Funzione Pubblica e l’Innovazione “bacchetta” Tremonti, dopo una prima lettera inviata lo scorso 11 gennaio.
I ministeri dell’Innovazione e dell’Economia, scrive Brunetta, “collaborano proficuamente da tempo per l’applicazione delle ICT ai fini di un efficace monitoraggio della spesa nel settore sanitario e di un costante miglioramento dei servizi per i cittadini”. Brunetta si riferisce in particolare all’attuazione delle disposizioni contenute nell’articolo 50 del decreto legge n. 269/2003 sulla sanità digitale (convertito nella legge n. 326/2003 e modificato successivamente dalla Finanziaria 2007) che, afferma, “ha consentito il raggiungimento di importanti risultati, quali la distribuzione della tessera sanitaria ai cittadini, il controllo delle prestazioni erogate nonché la completa digitalizzazione delle certificazioni di malattia”. Manca però il tassello della ricetta elettronica, sottolinea Brunetta nella lettera sostenendo che “sul piano tecnologico le infrastrutture ICT realizzate a livello centrale e regionale per l’attuazione di quanto previsto dal citato articolo 50 appaiono già in grado di supportare la nuova procedura (a partire dalle credenziali distribuite ai medici), richiedendo solo adeguamenti parziali in termini di collegamento e interazione con le farmacie e gli altri punti di erogazione dei servizi. Per questi motivi – afferma Brunetta - l’introduzione della ricetta digitale potrebbe prendere avvio in tempi ravvicinati previa elaborazione di un provvedimento attuativo che definisca nel dettaglio la nuova procedura, i servizi che saranno resi disponibili a medici, cittadini e farmacie nonché i tempi di diffusione sul territorio. Se condividi questa impostazione - conclude Brunetta rivolgendosi a Tremonti - il decreto potrebbe essere predisposto nelle sue linee essenziali da un tavolo tecnico composto dai nostri Uffici oltre che da quelli del collega Fazio, come ipotizzato nel corso del recente incontro tenuto sul tema dai nostri Gabinetti”.
 

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