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Venerdì 30 OTTOBRE 2015
Farmaci innovativi e sostenibilità Ssn. Le posizioni di Sif, Farmindustria, Assogenerici e Cittadinanzattiva

Per la Sif: "Occorrerà utilizzare meglio le risorse esistenti e reperirne da altre fonti. Dello stesso avviso Farmindustria, per la quale sarà però necessario "pensare come il Ssn potrà essere supportato anche da altri pilastri". Assogenerici ha rimarcato l'utilità del proprio ruolo nel garantire "maggiore accesso alle terapie, risparmi e concorrenza". Infine, per Cittadinanzattiva: "L'accesso all'innovazione e le risorse disponibili sono il tema di maggiore attualità".

Si è svolta ieri mattina a Napoli la tavola rotonda dal titolo: “New horizons in pharmacological research: between ethics and science”, cuore di questa 37° edizione del Congresso Nazionale Sif in corso dal 27 al 30 ottobre nella città partenopea. Focus della discussione: come garantire il diritto dei cittadini alla salute e l’accesso a farmaci innovativi a tutta la popolazione, nonostante le crescenti problematiche economiche.
 
Francesco Rossi Presidente Sif ha evidenziato come: “Grazie all’introduzione dei farmaci innovativi si è assistito ad una significativa riduzione della mortalità per malattie cardiovascolari e della mortalità associata a neoplasie. In Italia però, rispetto ad altri Paesi europei, quali Germania, Inghilterra e Francia, assistiamo ad un accesso più lento ai farmaci innovativi: occorrono circa 8 mesi per l’autorizzazione nazionale, altri 12 mesi per l’inserimento nei prontuari regionali e infine altri due mesi prima dell’uso effettivo nelle strutture ospedaliere. Occorre quindi innanzi tutto snellire e velocizzare le procedure. Esiste poi innegabilmente nel nostro Paese un problema di sostenibilità economica, che rischia di bloccare l’utilizzo dei nuovi farmaci più efficaci. La spesa ospedaliera, per esempio, cresce sempre di più. Occorrerà quindi utilizzare meglio le risorse esistenti e reperire nuove risorse da altre fonti“.

Dello stesso avviso Maurizio De Cicco, Vicepresidente di Farmindustria, che ha dichiarato: “Garantire la sostenibilità del Servizio Sanitario Nazionale (SSN) è prioritario per assicurarne la sopravvivenza. Anche perché il nostro Ssn è, per molti versi, un’eccellenza a livello internazionale da preservare. Occorre ridurre gli sprechi e le inefficienze in Sanità e lavorare sull'appropriatezza. Nella farmaceutica ,specie ospedaliera, ciò avviene con strumenti quali ad esempio, i registri , che sono un preziosissimo supporto tutto italiano e che l'Europa ci invidia. Occorrerà poi, nel futuro non molto lontano, considerando l'innovazione che arriverà, pensare come il sistema sanitario potrà essere supportato anche da altri pilastri. Questo discorso non può essere un tabù".

Dal canto suo Michele Uda, Direttore Generale Assogenerici, ha evidenziato come: “Ogni governo deve affrontare un difficile compromesso nell'intento di controbilanciare l'arrivo sul mercato dei farmaci innovativi, mettendo sul piatto della bilancia da una parte il costo-opportunità sociale di una spesa sanitaria sempre più alta per l'invecchiamento della popolazione e dall'altra il necessario sostegno alla ricerca. Se è vero che il futuro della farmaceutica è quello di un'innovazione sempre più ampia, allo stesso tempo occorre individuare una via sostenibile per garantire a tutti i cittadini la tutela della salute e il diritto alle cure. E il tema è dunque questo, ed è un tema etico prima ancora che economico: l’accesso alle cure come fondamento della tutela e garanzia del diritto universale alla salute. Negli ultimi 15 anni, il numero di farmaci generici immessi in commercio (e le patologie interessate) è aumentato esponenzialmente, garantendo maggior accesso alla terapie, risparmi e concorrenza. Lo stesso sta avvenendo con i farmaci biosimilari. Garantire accesso alle cure e sostenere l'universalità del nostro SSN: questo è il contributo quotidiano della nostra industria”.

Antonio Gaudioso, Segretario Generale di Cittadinanzattiva, ha così espresso la posizione della sua organizzazione in materia: “Per quanto ci riguarda il tema della trasparenza per l’accesso all’innovazione, alla sua concreta disponibilità a livello territoriale e alle risorse effettivamente disponibili del Fondo Sanitario Nazionale è il tema di maggior attualità. Riteniamo che ci sia infatti scarsa trasparenza oltre che risorse strutturalmente limitate e questo ha portato di fatto ad avere cittadini di serie A e di serie B in base ai luoghi di residenza nel nostro Paese. Il rapporto tra società scientifiche e cittadini a nostro avviso va implementato puntando all’empowerment, rendendo quindi i cittadini soggetti forti e consapevoli delle proprie scelte”.

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