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Venerdì 13 NOVEMBRE 2015
La ginecologia de L’Aquila conquista l’Oriente. Sarà presentata in Cina la tecnica 'salva utero'

La tecnica chirurgia permette di recuperare l’utero, anziché asportato, in seguito a un crollo genitale, dando la possibilità di procreare ancora. Praticata con successo su 12 pazienti in Abruzzo, sarà presentata il 28 novembre a Shenyang, al congresso nazionale degli uro-ginecologici d’Oriente, dal prof. Gaspare Carta.

L’utero recuperato anziché asportato, in seguito a un crollo genitale, che dà possibilità di procreare ancora e tenere vivo il desiderio della maternità. L’effetto dell’inedita tecnica chirurgica, già praticata con successo su 12 pazienti in Abruzzo, per la quale L’Aquila è stata invitata in Cina a tenere una lectio magistralis sull’argomento il 28 novembre prossimo a Shenyang, megacittà con 8 milioni di abitanti, a 600 km da Pechino. A presentare l’innovativa procedura chirurgica ginecologica sarà il prof. Gaspare Carta, direttore di ostetricia e ginecologia di L’Aquila, ospite d’onore al congresso nazionale degli uro-ginecologici d’Oriente.

“Nel nostro reparto di L’Aquila - spiega il prof. Carta - già diversi mesi percorriamo una strada nuova nel trattamento chirurgico dell’utero danneggiato dal cedimento dell’apparato genitale femminile. Il crollo del pavimento pelvico della donna è causato dallo sforzo sostenuto dai muscoli e dai tessuti durante il parto. Il cedimento, nei casi di massima gravità, coinvolge anche l’utero che scende fino a fuoriuscire dall’apparato genitale, ragion per cui viene in genere asportato. Rimozione che, soprattutto nelle donne più giovani che possono ancora avere figli, ha un impatto molto pesante sia sul desiderio di maternità sia sul rapporto di coppia col partner”.

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