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15 NOVEMBRE 2015
Calabria. Sul commissariamento è scontro nel PD. Oliverio: “Ha prodotto solo il blocco del turnover e il peggioramento dei conti”. Ma per Gelli: “Il bilancio è migliorato, serve un nuovo Piano di rientro” 

Ieri riunione pubblica del PD sulla sanità calabrese a Catanzaro, ma le idee sulla gestione commissariale sono diverse tra i vertici nazionali e quelli regionali. Per Oliverio con Scura, "si è passati da un deficit di circa 30 mln  a oltre 60 mln". Ma Gelli lo difende: "Senza la riduzione del Fsn e le spese per i farmaci innovativi, per la prima volta il bilancio regionale avrebbe registrato un attivo di 9 mln"

"La Regione vuole chiudere con l'esperienza del commissariamento che, in tutti questi anni, non ha prodotto nessun risultato utile per il nostro territorio", attacca il presidente della Regione Calabria Mario Oliverio. "Il commissariamento in Calabria non può essere interrotto. I dati dimostrano che questa è una regione che non garantisce purtroppo i livelli essenziali di assistenza e, ancora oggi, ha un disavanzo di oltre 65 milioni di euro. A decidere sono gli indicatori", risponde il responsabile nazionale sanità del Pd Federico Gelli. Questi i toni dello scontro sulla gestione del commissariamento della Regione andato in scena oggi in occasione dei lavori della Consulta sulla sanità promossa a Catanzaro dalla segreteria regionale del Partito Democratico.
 
Il governatore, insomma, boccia su tutti i fronti il commissariamento di Massimo Scura chiedendo al Governo di porvi fine per riaffidare alla Regione la gestione diretta della sanità. "Il commissariamento ha prodotto solo il blocco del turnover e il peggioramento dei conti - ha incalzato Oliverio -. Sì, perchè il bilancio è peggiorato, siamo passati da un deficit di circa 30 mln ad uno di oltre 60 mln, e su questo non accetto repliche. Noi chiediamo aiuti al Governo a Roma, ma vogliamo essere sostenuti, non sostituiti nel nostro lavoro. Non sarò mai un presidente che si limiterà a firmare quello che altri decidono, questo deve essere chiaro".
 
Di tutt'altro avviso Gelli che ha così replicato: "Non è vero che i conti della Regione sono peggiorati, anzi. Quest’anno, al netto della riduzione del Fondo sanitario regionale (28,6 mln) e della spesa per i farmaci per l’epatite C (45,6 mln), il bilancio regionale avrebbe registrato un attivo di oltre 9 mln di euro - ha spiegato il responsabile sanità Pd -. Un risultato importante raggiunto grazie ad una serie di azioni che vanno dalla razionalizzazione della spesa ad un’azione continua di monitoraggio dell’appropriatezza prescrittiva per i farmaci. In particolare, i risultati di quest’ultima prevedono a fine 2015 una riduzione di spesa di 6,3 mln rispetto al 2014. Anche la spesa per beni e servizi è cresciuta solo dello 0,6%, a fronte di una crescita media del 2,3% registrata negli anni precedenti".
 
Quanto poi al turonver, Gelli ha spiegato: "La struttura commissariale ha autorizzato 808 assunzioni e di queste 180 hanno già preso servizio. Nel 2016 si potrà poi procedere alla stabilizzazione di circa 400 delle 900 unità di personale precario del Servizio saniatrio regionale".
 
Per il responsabile sanità del Pd i risultati, quindi, iniziano ad arrivare. E, a questo propostito, chiude alle richieste del governatore annunciando: "La Regione deve prepararsi al prossimo Piano di rientro 2016-2018. Non importa se il commissario sarà ancora Scura o qualcun'altro. Ma il futuro della Regione si giocherà in questi anni". Un futuro su cui l'intero Pd è pronto a scommettere: "Il Partito - conclude Gelli - è attento alla sanità calabrese convinto che sia arrivato il momento di garantire la massima qualità dei servizi. I cittadini devono poter riacquistare la fiducia nelle proprie strutture sanitarie anche perché la Calabria ha ottimi professionisti. Il nostro compito, quello del Partito Democratico e delle istituzioni, sarà quello di far passare questo messaggio: la sanità calabrese è affidabile”.
 
Giovanni Rodriquez

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