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Lunedì 16 NOVEMBRE 2015
Acne. Dal Canada il vademecum per dermatologi e medici di famiglia. Ecco le nuove linee guida

Si concentrano sulle tre principali forme di questa patologia, che interessa non meno dell’85% degli adolescenti e dei giovani adulti. Una sezione è dedicata anche ai costi delle varie terapie possibili, non tutte rimborsate dal servizio sanitario e dunque a carico del paziente. La speranza degli esperti è che queste linee guida facilitino il trattamento di questa condizione che lascia spesso cicatrici profonde. Sulla pelle e nell’anima.

A soffrirne è almeno l’85% dei giovani tra i 12 e i 24 anni. Ma l’acne è un problema che spesso si trascina anche nella vita adulta, con tutte le sue ricadute negative sulla qualità di vita.
Canadian Medical Association Journal pubblica oggi un aggiornamento delle linee guida sul trattamento dell’acne (l’ultima edizione risale a 15 anni fa).
 
“La diagnosi precoce, il trattamento delle lesioni in fase di attività e la prevenzione dei potenziali esiti indesiderati (cicatrici, alterazioni della pigmentazione e impatto a livello psico-sociale) – sostiene uno degli autori delle nuove linee guida, Jerry Tan, Dipartimento di Medicina, Western University, London (Ontario, Canada)- possono migliorare lo stato di salute di molte persone con acne”.
 
Le linee guida prendono schematicamente in considerazione tre tipi di acne: quella comedonica (caratterizzata dai cosiddetti punti bianchi e punti neri); quella papulo-pustolosa da lieve a moderata (caratterizzata dalla presenza di infiammazione superficiale e foruncoli) e infine la forma infiammatoria grave (caratterizzata dalla presenza di pustole profonde e noduli.
 
I consigli di trattamento forniti dagli esperti variano a seconda della tipologia di acne considerata.
Così per quella comedonica la terapia consigliata consiste nell’applicazione topica di benzoilperossido, retinoidi o di un’associazione di retinoidi topici con benzoilperossido o clindamicina. Se un ciclo singolo di trattamento non fornisce il risultato sperato, gli esperti consigliano di passare ad un dosaggio fisso di cindamicina-tretinoina (proteggendo le pazienti con contraccettivi orali).
 
Per quanto riguarda l’acne papulo-pustolosa lieve-moderata, il trattamento consigliato consiste nell’impiego topico di benzoil-perossido. La letteratura presenta solide evidenze a supporto dell’impiego di retinoidi topici e di associazioni a dosaggio fisso. Nelle forme più estese si può ricorrere anche ad antibiotici a somministrazione orale. Anche in questo caso, nelle donne è consigliabile associare contraccettivi orali.
 
Infine, nelle forme più gravi di acne, gli esperti raccomandano la somministrazione di isotretinoina orale, ma sottolineano che a consigliare e monitorare strettamente questo trattamento, siano dermatologi con esperienza nell’uso di questo farmaco. Anche in questo caso vanno associate rigide misure contraccettive.
 
Le linee guida canadesi comprendono anche un’appendice che indica, regione per regione, quali sono i farmaci coperti dal servizio sanitario e quali quelli a carico del paziente, in modo che anche il diretto interessato possa partecipare alla scelta del trattamento, almeno per quanto riguarda le sue possibilità economiche.
 
Gli esperti canadesi stanno inoltre predisponendo dei ‘riassunti’ di queste linee guida che saranno distribuiti a medici di famiglia, infermieri e farmacie per diffonderne i contenuti al massimo e facilitare in questo modo diagnosi precoce e trattamento, a livello capillare.
 
Maria Rita Montebelli

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