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Mercoledì 18 NOVEMBRE 2015
Emangioma infantile. Presto anche in Italia il primo farmaco destinato ai bambini

La terapia degli emangiomi infantili sarà rivoluzionata dal nuovo farmaco a base di propranololo che offrirà una soluzione, in molti casi, definitiva della patologia. Secondo studi epidemiologici, in Italia l’emangioma infantile colpisce circa il 4,5% dei neonati. Cruciale il ruolo del pediatra di famiglia per riconoscere l’emangioma e indirizzare i genitori a un centro specialistico per approfondimenti.

Cresce l’attesa per l’arrivo in Italia del primo farmaco, a base di propranololo, per il trattamento dell’emangioma infantile, il più frequente tumore dei primi mesi di vita, specificamente destinato ai bambini. “A breve anche i bambini italiani avranno questa possibilità", ha affermato Maya El Hachem, Responsabile dell’Unità Operativa di Dermatologia Pediatrica dell’Ospedale Bambin Gesù di Roma e Presidente della Sisav, la Società Italiana per lo Studio delle Anomalie Vascolari riunitasi a Napoli dal 12 al 14 novembre 2015.
 
La terapia degli emangiomi infantili sarà rivoluzionata dal nuovo farmaco che offrirà una soluzione, in molti casi, definitiva della patologia.
 
Secondo studi epidemiologici, in Italia l’emangioma infantile colpisce circa il 4,5% dei neonati. Nella maggior parte dei casi si tratta di forme che si risolvono spontaneamente e che richiedono solo un attento monitoraggio, soprattutto nelle prime settimane dalla comparsa. Tuttavia il 12% di tutti gli emangiomi richiede una visita specialistica e quasi sempre una terapia.
 
In questo scenario, cruciale risulta il ruolo del pediatra di famiglia, come sottolinea Giuseppe Ruggiero. Suo compito infatti è riconoscere l’emangioma e indirizzare i genitori a un centro specialistico per approfondimenti, soprattutto in caso di lesioni con notevole crescita, ulcerate o in sedi “strategiche” (come le aree oculari, nasali, labiali, auricolari).
 
“Oggi gli specialisti sono costretti a utilizzare il propranololo in preparazioni galeniche, non standardizzate, che non garantiscono quella certezza di dosaggio che, nei primi mesi di vita, deve essere il più preciso possibile”, ha commentato ancora  Ruggiero. Il nuovo farmaco autorizzato per uso pediatrico risponde all’esigenza sempre più sentita di avere farmaci dedicati a questa fragile categoria di pazienti.
 
Nel corso del congresso è stato sottolineato, inoltre, il ruolo importante riservato ai genitori, chiamati per primi a partecipare all’attuazione della terapia. Da una ricerca sull’impatto dell’emangioma infantile sulle famiglie italiane, emerge la paura nei confronti di una patologia che può crescere rapidamente e che può comportare, nei bambini, danno estetico, esclusione sociale e stigma e che si può riflettere, nei genitori, in situazioni di ansia e senso di colpa. In particolare, le localizzazioni sul volto e sul collo sono quelle vissute con più apprensione, a causa del danno estetico che si ripercuote nel 70% dei casi, per i quali potrebbe essere necessario l’intervento chirurgico.

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