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Mercoledì 25 NOVEMBRE 2015
Bolzano. Presentata il Piano provinciale di prevenzione

Si tratta di una prima bozza, elaborata con l’aiuto di oltre 120 esperti. Nelle prossime settimane il documento passerà all'esame della Giunta provinciale. Il piano è suddiviso in 10 programmi e circa 120 azioni “caratterizzate da una spiccata intersettorialità”, come sottolinea il direttore generale dell'Azienda sanitaria provinciale, Thomas Schael.

Oltre 120 esperti hanno collaborato negli ultimi sei mesi alla stesura del Piano provinciale di prevenzione 2016-18 la cui bozza è stata presentata ieri pomeriggio a Palazzo Widmann ad un’ampia platea di partner sociali e di rappresentanti delle associazioni di settore, dall’assessore provinciale Martha Stocker e dal direttore generale dell’Azienda sanitaria provinciale, Thomas Schael.

“Nel suo intervento introduttivo – spiega una nota della giunta provinciale - l'assessore provinciale alla sanità ed alle politiche sociali, Martha Stocker, ha sottolineato la fondamentale importanza della prevenzione, un tema che riscuote sempre maggiore interesse sia da parte degli addetti  ai lavori che della popolazione nel suo complesso. Alla prevenzione è legato, tra l'altro l'alto livello di speranza di vita oggi esistente in Alto Adige, ai vertici europei soprattutto per quanto riguarda la popolazione femminile”.
Nel suo intervento il direttore generale dell'Azienda sanitaria provinciale, Thomas Schael, ha invece posto l'accento sull'aspetto partecipativo del piano che è stato appunto elaborato nel corso di 6 mesi da oltre 120 esperti operanti presso il Dipartimento alla sanità, sociale, sport e lavoro l'Azienda sanitaria, le Intendenze scolastiche.

Il piano è suddiviso in 10 programmi e circa 120 azioni caratterizzate da “una spiccata intersettorialità”. Il direttore ha sottolineato la “esigenza che il concetto di prevenzione venga fatto proprio da tutta la popolazione, poiché solo attraverso l'auto-responsabilizzazione di tutti si potranno ottenere dei risultati significativi”. Un secondo aspetto è quindi stato rimarcato dal direttore Thomas Schael, quello riguardante l'inserimento del concetto di prevenzione nella nuova legge provinciale sulla sanità, allo scopo di “sottolineare ulteriormente l'importanza della prevenzione nell'ambito dell'assistenza sanitaria nel suo complesso”.

Alla base del Piano provinciale di prevenzione 2016-18, ha quindi illustrato Antonia Fanolla, dell'Osservatorio epidemiologico provinciale, vi sono gli analoghi studi e piani elaborati dall'Organizzazione mondiale della sanità come l'Health 2020, ed il Global action plan 2013-2020. “Più direttamente – spiega la nota provinciale - il Piano provinciale deriva dall'analogo Piano elaborato a livello nazionale per il periodo 2016-18 che si prefigge di raggiungere i seguenti 10 macro obiettivi: ridurre morbosità mortalità e disabilità delle malattie croniche non trattabili, prevenire disturbi neurosensoriali; promuovere il benessere mentale nei bambini; prevenire le dipendenze; prevenire gli incidenti stradali; prevenire gli incidenti domestici; prevenire le malattie professionali; ridurre le esposizioni ambientali potenzialmente dannose; ridurre la frequenza di malattie infettive ed infine prevenzione sicurezza alimentare e sanità pubblica veterinaria. Il Piano provinciale di prevenzione fa propri questi obietti e li declina in altrettanti programmi: guadagnare salute: stili di vita, screening, scuola promotrice di salute, sicurezza stradale, prevenzione incidenti domestici, lavoro e salute, ambiente e salute, infezioni e coperture vaccinali, sicurezza alimentare e sanità pubblica veterinaria, tavolo intersettoriale”.

Nelle prossime settimane il Piano passerà quindi all'esame della Giunta provinciale.
 

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