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Martedì 01 DICEMBRE 2015
Trento. Turni di lavoro. Allarme Cgil, Cisl e Uil: “Mancano 300 professionisti e non solo medici”

La Giunta ha stanziato 9 milioni di euro per adeguare gli organici dopo l’introduzione delle nuove regole sui turni di riposo. I sindacati a confronto con l’assessore Zeni per spiegare che le nuove assunzioni “non possono limitarsi ai medici, ma devono servire per dare risposte ai bisogni di tutto il comparto sanitario, da anni in affanno sui numeri del personale”. I sindacati chiedono di essere coinvolti nel processo di riorganizzazione.

Alla sanità trentina non servono solo più medici, ma anche infermieri, tecnici di laboratorio e radiologia, ostetriche, operatori socio-sanitari e personale amministrativo sanitario. I sindacati lo hanno ribadito ieri pomeriggio all’assessore Luca Zeni durante l’incontro urgente chiesto da Cgil Cisl Uil del Trentino insieme alla federazioni di categoria. Al confronto con il titolare delle deleghe sulla salute hanno partecipato i segretari confederali Franco Ianeselli, Lorenzo Pomini e Walter Alotti e i segretari che seguono il comparto sanità per Fp Cgil, Gianna Colle, per Fp Cisl Pierachille Dalledonne, e per Uil Fpl, Ettore Tabarelli.

I sindacati hanno sottolineato con forza che i 9 milioni di euro stanziati dalla giunta provinciale per adeguare gli organici, dopo l’introduzione delle undici ore di riposo continuative obbligatorie per il personale sanitario, “non possono limitarsi ai medici, ma devono servire per dare risposte ai bisogni di tutto il comparto sanitario, da anni in affanno sui numeri del personale”.

Le organizzazioni sindacali hanno chiesto inoltre di fare “un ragionamento nell'immediato, anche sulle dotazioni organiche: ogni mese mancano circa 300 professionisti per assenze dovute a malattie/ferie /diritto allo studio/aspettative”. Per tale ragione “bisogna sedersi ad un tavolo e stabilire qual è la media reale delle assenze in modo tale che le direttive che verranno ogni anno impartite dall'assessorato all’Azienda tengano conto anche del numero di professionisti necessari per coprire effettivamente i turni nelle 24 ore per 365 giorni”.
 
“L’assessore – riferiscono i sindacati in una nota - ha spiegato che le decisioni assunte dalla giunta venerdì scorso in merito all’adeguamento degli organici, di fatto, sono indicazioni date all’Azienda per i servizi sanitari. E’ all’Apss che spetta la competenza per operare le scelte tecniche. Dunque il piano di assunzioni. Per tale ragione Cgil Cisl Uil del Trentino insieme alle categorie hanno espresso la necessità che si faccia tutto il possibile per migliorare il rapporto tra Azienda e sindacati, sia sul piano della comunicazione sia delle informazioni e della consultazione, soprattutto in un momento complesso come quello attuale”.

“Rafforzando il confronto con le rappresentanze sindacali e coinvolgendo, dunque, i lavoratori”, hanno detto, “sarà meno complesso apportare le modifiche necessarie alla riorganizzazione della sanità trentina, nel rispetto delle prerogative di chi ci lavora e nella salvaguardia della qualità dei servizi per la comunità”. L’assessore Zeni, dunque, cogliendo la sollecitazione dei sindacati “ha garantito un confronto con l’assessorato su temi strategici e si è impegnato a dare indicazioni all'Azienda per il pieno esercizio dei diritti di informazione e consultazione a favore dei rappresentanti dei lavoratori”.

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