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Martedì 01 DICEMBRE 2015
Proseguiranno fino al 2018 le attività di ricerca scientifica per la neuroriabilitazione

Le principali aree di interesse riguarderanno i settori della robotica neuroriabilitativa, del trattamento farmacologico di pazienti di neuroriabilitazione, dell'elettrostimolazione funzionale e del trattamento di spasticità. Dovranno essere realizzati ogni anno complessivamente 7 progetti di ricerca, pubblicati nelle riviste scientifiche specializzate.

L'attività di ricerca e i progetti scientifici avviati con i partner pluriennali nel campo della neuroriabilitazione proseguiranno fino alla fine del 2018. "Negli anni scorsi l'Alto Adige ha creato una buona base per la ricerca scientifica e la formazione professionale in questo settore", spiega l'assessora provinciale alla sanità Martha Stocker. Obiettivo dei prossimi anni è di raggiungere l'inquadramento come struttura di ricerca IRCCS (Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico) nel settore della neuroriabilitazione.

La stretta collaborazione tra l'Azienda sanitaria provinciale, la clinica privata "Villa Melitta", il reparto di trattamento neurologico per acuti dell'ospedale di Zirl e il Centro di ricerca in riabilitazione neuromotoria e cognitiva (CRRNC) dell'Università di Verona ha individuato gli ambiti prioritari della ricerca per i prossimi anni: riguardano i settori della robotica neuroriabilitativa, del trattamento farmacologico di pazienti di neuroriabilitazione, dell'elettrostimolazione funzionale e del trattamento di spasticità.

Fino al 2018 dovranno essere realizzati ogni anno complessivamente 7 progetti di ricerca, pubblicati nelle riviste scientifiche specializzate. Il programma prevede inoltre, con riferimento alla formazione, il master "European Joint Master in Neurological Rehabilitation" organizzato in collaborazione fra le Università di Verona e Innsbruck.
 

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