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Mercoledì 30 MARZO 2011
Lombardia. Nuovi spazi per terapia radiometabolica all’Ist. nazionale tumori di Milano

Sono stati inaugurati lo scorso lunedì alla presenza del ministro della Salute, Ferruccio Fazio e dell’assessore alla Sanità regionale, Luciano Bresciani, i sei posti letto che vanno ad aggiungersi ai 53 già presenti in Lombardia: Potranno essere accolti e curati con questa moderna terapia contro i tumori, 500 persone l’anno. Bresciani si è detto orgoglioso di avere “una medicina che raggiunge traguardi sempre più avanzati”.

Sono stati inaugurati lo scorso 28 marzo, alla presenza del ministro della Salute Ferruccio Fazio e dell'assessore alla Sanità della Regione Lombardia Luciano Bresciani, i nuovi spazi dell'Unità di terapia radiometabolica dell'Istituto Nazionale dei Tumori di Milano. Sei i posti letto disponibili, che si aggiungono ai 53 già presenti in Lombardia, per una presa in carico di circa 500 pazienti ogni anno.
La terapia radiometabolica è realizzata attraverso radiazioni, che, invece di essere prodotte sotto forma di fasci esterni all'organismo convogliati sul tumore, sono emesse all'interno del corpo del paziente da speciali farmaci costituiti da molecole rese radioattive.
Le principali patologie che vengono trattate attraverso l'utilizzo di queste particolari molecole "programmate" per distruggere solo le cellule tumorali, con ridotti danni per quelle sane, sono: tumori della tiroide, neuroblastoma pediatrico e altri tumori dell'infanzia, linfomi non-Hodgkin, tumori del fegato e alcuni tipi di metastasi ossee.

"In Lombardia - ha sottolineato l'assessore regionale alla Sanità, Luciano Bresciani - si va oltre gli ostacoli e si conquistano mete sempre nuove. Abbiamo una medicina che raggiunge traguardi sempre più avanzati. L'apertura di questo reparto, che rappresenta una ulteriore tappa nella storia delle terapie oncologiche, si inserisce in una strategia che Regione Lombardia persegue da tempo: affiancare alla funzione classica dell'ospedale la funzione territoriale". Rivolgendosi poi ai medici e agli operatori presenti, Bresciani si è detto "orgoglioso di rappresentarvi nelle sedi non solo nazionali, testimoniando la progressione di questa nostra sanità".

All'interno del reparto verrà garantito anche il trattamento del dolore oncologico: ad esempio in particolari metastasi ossee, che causano dolori resistenti ai trattamenti, vengono usate molecole radioattive, simili al fosforo, che penetrano nella metastasi e sono così in grado di ridurre l'infiammazione e il dolore.
 

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