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Mercoledì 16 DICEMBRE 2015
Toscana. Infermieri pronti allo sciopero contro la riforma sanitaria

In Toscana "mancano quasi 2000 infermieri e le graduatorie sono di fatto bloccate", ma “dalla Regione non abbiamo ricevuto nessun segnale, se non la fretta di approvare una riforma che parla solo di tagli e accorpamenti”, denuncia Giampaolo Giannoni, coordinatore regionale del Nursind.

“Siamo pronti a manifestare contro l’atteggiamento antidemocratico e incomprensibile della Regione Toscana”. Nel giorno dello sciopero dei medici, anche gli infermieri toscani annunciano la mobilitazione, con la presa di posizione di Giampaolo Giannoni, coordinatore regionale del , Nursind Toscana.

Mentre va avanti in Consiglio regionale la maratona per l’approvazione della Legge 33 sulla riorganizzazione sanitaria, “in modo da rendere nullo il referendum promosso, in Toscana mancano quasi 2000 infermieri e le graduatorie sono di fatto bloccate”, denuncia Giannoni in una nota.

“A Livorno – spiega - abbiamo già dichiarato lo stato di agitazione a seguito del fallimento della concertazione dal Prefetto, lo scorso 11 dicembre”. Due le ragioni fondamentali che hanno portato alla rottura. “Prima di tutto la mancanza di un piano straordinario di assunzioni atto a coprire il fabbisogno della Asl: la provincia di Livorno registra il rapporto più basso di tutta l’Area vasta tra popolazione e numero di posti letto e tra posti letto e dipendenti Asl. Ciononostante la Direzione Asl ha annunciato l’ulteriore taglio dei posti di lavoro, dichiarando un centinaio di dipendenti in esubero e avviando di fatto le procedure per il licenziamento di diversi precari”. A ciò si aggiunge “il rifiuto della Asl 6 di procedere alla reintegrazione dei fondi contrattuali, a partire dalle risorse sbloccate dalla legge di stabilità 2014, allo scopo di adeguare in parte gli stipendi del settore sanitario, seppur in assenza del rinnovo del contratto nazionale. Mentre altre Asl toscane stanno procedendo su questa linea, quella di Livorno ha preferito andare allo scontro con i dipendenti”.

Lo stato di agitazione, annuncia Giannoni, sfocerà nello sciopero. Ma non subito: “La normativa . ricorda - impone il rispetto delle festività natalizie”. Nel frattempo “Dalla Regione Toscana non abbiamo ricevuto nessun segnale, se non la fretta di approvare una riforma che nulla dice sugli sviluppi del territorio, ma parla solo di tagli e accorpamenti”.

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