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Mercoledì 16 DICEMBRE 2015
Cagliari. Manca personale e salta trapianto reni. Cnt precisa: “Solo problema organizzativo dovuto a eccezionale attività di quei giorni”

L'8 dicembre, presso il Brotzu di Cagliari, l'assenza di personale è stata arginata trasportando gli organi a Torino. Il Centro Nazionale Trapianti spiega: “In realtà il caso ha permesso di evidenziare l’efficienza del coordinamento nazionale della Rete trapiantologica italiana per aver utilizzato tutti gli organi disponibili sul territorio nazionale per salvare tante vite”.

La direttiva europea sull’orario dei medici stabilisce che tra un turno e l'altro debbano passare almeno 11 ore e che il lavoro non possa proseguire oltre le 12 ore e 50 minuti. Tuttavia, in attesa che si definiscano i profili organizzativi per adeguarsi alla norma comunitaria, non mancano gli intoppi. A Cagliari, lo scorso 8 dicembre, è saltato un trapianto di reni perché non c'era personale disponibile e gli organi sono stati salvati trasportandoli a Torino.

"In queste ore stiamo rischiando nuovamente di non riuscire a trapiantare gli organi appena prelevati – ha spiegato Ugo Storelli, coordinatore dei trapianti del Brotzu di Cagliari, a Rainews – Il personale non può fare più di un certo numero di ore di lavoro e con le carenze d’organico potrebbe ripetersi ciò che è avvenuto la settimana scorsa: abbiamo espiantato dei reni e siamo stati costretti a mandarli a Torino”.

In merito alla vicenda è intervenuto, tramite una nota ufficiale, il Centro Nazionale Trapianti precisando che “si è trattato di un problema organizzativo dell’equipe chirurgica e di gestione del personale da parte dell’Ospedale di Brotzu dovuto all’eccezionale attività di prelievo, donazione e trapianto che si è svolta in Sardegna nei giorni precedenti e proseguita nei giorni successivi”.
 
I medici e i chirurghi, prosegue la nota, hanno lavorato quasi ininterrottamente per due giorni al fine di garantire una speranza di vita ai pazienti in lista di attesa per un trapianto di rene. Tra il 6 e il 7 dicembre l’equipe di Cagliari ha prelevato 4 reni da donatore cadavere e ne ha trapiantati 3 in regione Sardegna e uno rene è stato destinato alla Regione Puglia, inoltre, negli stessi giorni, è stato eseguito un intervento di trapianto di rene da donatore vivente.
 
E quando l’8 dicembre è stato segnalato presso lo stesso Ospedale un donatore di 44 anni, deceduto a seguito di un trauma cranico, l’equipe disponibile aveva quasi completato il turno imposto dalle direttive comunitarie. “Quindi, nel rispetto delle direttive, è immediatamente sorta la difficoltà di far gestire sia il prelievo che il trapianto allo stesso personale e l’equipe ha deciso di procedere rapidamente al prelievo degli organi disponibili”. Di conseguenza i due reni sono stati assegnati alla Regione Piemonte, secondo il criterio di rotazione nazionale tra le regioni, e trapiantati a Torino, i polmoni sono stati assegnati al Policlinico di Milano che aveva segnalato una urgenza, il fegato è andato al Policlinico gemelli di Roma per rispondere ad una altra richiesta di urgenza mentre il trapianto di cuore non è stato effettuato per mancata idoneità tra donatore e ricevente.
 
A seguito di questo avvenimento, il Cnt sottolinea che l’Ospedale Brotzu ha provveduto a migliorare gli aspetti organizzativi e gestionali del personale medico. “Infatti, tra il 13 e il 14 dicembre l’attività di prelievo e trapianto di organi è stata intensa ed efficiente: l’equipe di Cagliari ha prelevato 4 reni da donatori segnalati nella Regione ed ha eseguito 3 trapianti di rene e un trapianto combinato di rene-pancreas”.
 
Nel complesso, conclude il Cnt, questo caso ha permesso di evidenziare l’efficienza del coordinamento nazionale della Rete trapiantologica italiana per aver utilizzato tutti gli organi disponibili sul territorio nazionale per salvare tante vite, in particolare, grazie ad un sistema di allocazione degli organi basato sulle urgenze e sulla rotazione nazionale delle Regioni, solo nella giornata del 14 dicembre, la Rete Nazionale Trapianti ha gestito 16 donatori segnalati e di questi 11 donatori sono stati utilizzati per eseguire 2 trapianti di cuore, 12 trapianti di fegato e 13 trapianti di rene.

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