quotidianosanità.it

stampa | chiudi


Giovedì 17 DICEMBRE 2015
Sardegna. Pronto Piano rientro spesa sanitaria. Obiettivo: risparmi per oltre 328 milioni in 3 anni

La priorità è coprire il deficit che per quest'anno ammonta a 400 milioni di euro su una spesa sanitaria complessiva di 3 miliardi 200 milioni. Per la rete ospedaliera è stato fissato il taglio di 64 strutture complesse, la disattivazione di 4 punti nascita pubblici e la dismissione di alcune strutture ospedaliere non riconvertibili.

Domani il governatore sardo, Francesco Pigliaru, illustrerà in conferenza stampa il piano di rientro della spesa sanitaria della Regione, approvato lo scorso martedì. Obiettivo: risparmiare 328 milioni e 103mila euro in tre anni. Priorità è coprire il deficit, che per quest'anno ammonta a 400 milioni di euro su una spesa sanitaria complessiva di 3 miliardi 200 milioni: il piano di rientro vale circa il 10%. Il risparmio, articolato in tre anni, prevede per il 2016 un rientro di 62 milioni603mila euro, per il 2017 di 126 milioni 700mila euro e per il 2018 di 138 milioni 800mila euro.

Nel piano di rientro c'è anche l'ipotesi dell'introduzione dei ticket per farmaci, con l'obiettivo di diminuire il numero di confezioni pro capite prescritte e far rientrare la Sardegna nella media nazionale. E' inoltre prevista l'introduzione di due hub del farmaco a Cagliari e Sassari. Per la rete ospedaliera è stato fissato il taglio di 64 strutture complesse, la disattivazione di 4 punti nascita pubblici e la dismissione di alcune strutture ospedaliere non riconvertibili.

In merito alla riorganizzazione delle Asl il dossier di 80 pagine, che dovrà essere presentato al ministero della Salute, stabilisce la riduzione del numero delle aziende, ma senza specificare in quale misura. Infine con un'altra misura, contenuta in un disegno di legge, che prevede un aumento dell'addizionale regionale dell'Irpef per tre anni, la Giunta regionale punta a incassare altri 210 milioni l'anno, in totale 630 in tre anni.

© RIPRODUZIONE RISERVATA