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Venerdì 18 DICEMBRE 2015
Trento. Approvato Piano per la salute del Trentino 2015-2025

Dopo il parere favorevole del Consiglio delle autonomie locali e l’approvazione della quarta commissione provinciale, oggi è arrivato il via definitivo della Giunta. Si conclude così il percorso di elaborazione del Piano che da oltre un anno ha coinvolto tecnici, esperti, referenti di enti e associazioni e cittadini.

“La salute al centro di tutte le politiche”. Con questo titolo la Giunta Provinciale annuncia in una nota il via libera definitivo al Piano per la salute del Trentino 2015-2025, dopo il parere favorevole del Consiglio delle autonomie locali e l’approvazione della quarta commissione provinciale. “Si conclude così – evidenzia la nota - il percorso partecipativo di costruzione del Piano, che da oltre un anno ha coinvolto tecnici, esperti, referenti di enti e associazioni oltre a molti cittadini”.

Il Piano per la salute del Trentino approvato oggi, infatti, è stato realizzato attraverso una consultazione pubblica in due fasi, a cui hanno partecipato sia gli addetti ai lavori (dicembre 2014 – gennaio 2015) che la cittadinanza (aprile – giugno 2015). L’obiettivo era “arrivare ad un documento completo e condiviso”. La consultazione pubblica è avvenuta online (piattaforma internet IoPartecipo), ed è stata accompagnata da oltre 60 incontri tra seminari pubblici, riunioni ed assemblee in tutte le Comunità di valle. Per la seconda fase di consultazione sono stati predisposti inoltre alcuni strumenti comunicativi (sito web IoRacconto, newsletter, materiale divulgativo) e particolari metodologie partecipative (open space tecnology, world café).

Tra la prima e seconda fase di consultazione sono pervenuti oltre 1200 contributi che hanno modificato e arricchito significativamente il Piano: circa due terzi delle proposte e commenti sono stati integrati nel documento finale, che è passato dalle 29 pagine della versione iniziale alle 63 pagine della versione approvata. Il documento è stato quindi presentato il 19 novembre scorso per rendere conto del lavoro svolto dando valore alla partecipazione su un tema di interesse pubblico. Tutti i partecipanti alla seconda fase di consultazione hanno ricevuto inoltre una risposta individuale sull’esito della propria proposta o commento.


Contenuti e metodi del documento si ispirano alla strategia Health 2020 dell’Organizzazione mondiale della sanità (OMS), “che – sottolinea la Giunta - si è espressa molto favorevolmente rispetto all’esperienza trentina, promuovendola come buona pratica all’interno della rete delle regioni dell’OMS (Regions for Health Network)”.


Ma cosa contiene il Piano? 44 ambiti di intervento (il doppio rispetto alla versione iniziale), suddivisi in 5 macro-obiettivi “che non sono nettamente separati l’uno dall’altro ma si sostengono a vicenda e sono connessi e interdipendenti a vari livelli”, spiega la nota della Giunta provinciale.


Macro-obiettivi tematici
1. Più anni di vita in buona salute - Aumentare il benessere e ridurre i maggiori problemi di salute seguendo un approccio sull’intero ciclo di vita
2. Un contesto di vita e di lavoro favorevole alla salute - Rendere più facile la conduzione di una vita salutare e sostenibile agendo sul contesto di vita e lavoro
3. Un sistema sociosanitario con la persona al centro
Rendere i servizi alla persona più vicini al cittadino, più efficaci, più sicuri, più sostenibili e più equi


Macro-obiettivi trasversali
4. Ridurre le disuguaglianze sociali nella salute e aumentare la solidarietà
5. Migliorare la comunicazione tra istituzioni e cittadinanza e la competenza in salute della popolazione


Per ciascun macro-obiettivo sono descritti il contesto trentino e le problematiche principali, gli ambiti di intervento con i maggiori punti di rilievo e alcuni principi guida per lo sviluppo di azioni specifiche. Sono stati inoltre individuati alcuni indicatori di esito per poter valutare nel tempo il grado di raggiungimento degli obiettivi del Piano.


“Data la natura strategica del Piano – conclude la nota -, interventi e azioni sono menzionati in modo sintetico demandando la definizione più dettagliata e la realizzazione concreta a Piani operativi da costruire in un secondo momento, su aree ritenute prioritarie e proseguendo il percorso partecipativo avviato”.

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