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Venerdì 01 APRILE 2011
Cetuximab anche per il cancro al polmone

L’azienda produttrice ha richiesto all’Ema un’estensione delle indicazioni dell’anticorpo monoclonale al tumore avanzato o metastatico del polmone non a piccole cellule con iperespressione del recettore del fattore di crescita epidermico.

Merck Serono ha annunciato di aver presentato alla European Medicines Agency una richiesta di estensione delle indicazioni per cetuximab in associazione alla chemioterapia standard di prima linea a base di platino nei pazienti colpiti da tumore avanzato o metastatico del polmone non a piccole cellule caratterizzato da iperespressione del recettore del fattore di crescita epidermico (EGFR). La richiesta si basa sui risultati derivanti da una nuova metodologia di analisi dei livelli di espressione del biomarcatore EGFR nei tumori dei pazienti che hanno partecipato allo studio di Fase III FLEXa.
Dai dati presentati lo scorso dicembre 2010 nel corso del Chicago Multidisciplinary Symposium in Thoracic Oncology è emerso infatti un aumento significativo del tasso di risposta (dal 28,1% al 44,4%) nei pazienti con EGFR iperespresso trattati con chemioterapia standard in associazione a cetuximab.
Il farmaco, già approvato per il trattamento del tumore del colon-retto metastatico e del tumore della testa e del collo a cellule squamose, è un anticorpo monoclonale IgG1 di prima classe e ad ampia azione, indirizzato all’EGFR, il recettore del fattore di crescita epidermico.
L’azienda ha inoltre esaminato ulteriori dati clinici a sostegno di tale richiesta che saranno presentati nel corso dei prossimi Congressi.
Il tumore al polmone rappresenta la principale causa di morte per tumore in Europa (il 20% di tutte le morti per tumore). E quello non a piccole cellule costituisce circa l’80% di tutti i casi di cancro al polmone.
È inoltre uno dei tumori con tassi di sopravvivenza più bassi: a 5 anni è di circa il 10%.

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