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Martedì 29 DICEMBRE 2015
Droga. Dai pediatri una App per per proteggere i minori dalla vendita sul web

L'iniziativa della Federazione Italiana Medici Pediatri rientra nell'ambito del Progetto europeo ‘Save Our Net (S.O.N.) Support’. Lo scopo è quello di mettere a disposizione di genitori ed educatori informazioni sul fenomeno della vendita di droghe on line e link ai siti delle principali istituzioni per aiutarli nella loro funzione educativa e di prevenzione. 

La Federazione Italiana Medici Pediatri (Fimp) osserva da tempo e con preoccupazione lo sviluppo di alcuni fenomeni legati a un utilizzo improprio di internet – cyberbullismo, sexting, uso sempre più precoce di alcol e droghe e ha quindi deciso di scendere in campo come parte attiva di alcune iniziative. Nell’ambito del Progetto europeo ‘Save Our Net (S.O.N.) Support’, promosso e realizzato dall’Istituto Superiore Carlo Urbani di Roma, in collaborazione con il Dipartimento Politiche Antidroga della Presidenza del Consiglio dei Ministri ed il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Fimp si è occupata della realizzazione e validazione dei contenuti scientifici di una App (SON Support), disponibile sia per Android sia per iOS a breve, che vuole essere uno strumento in più per la protezione dei minori riguardo l’accesso ai siti web dedicati alla vendita di sostanze stupefacenti.

Lo scopo è quello di mettere a disposizione di genitori ed educatori informazioni sul fenomeno della vendita di droghe on line e link ai siti delle principali istituzioni per aiutarli nella loro funzione educativa e di prevenzione. Negli ultimi anni sono drasticamente aumentati i siti internet che commercializzano sostanze illegali. Navigando con i tradizionali motori di ricerca, ma anche e soprattutto addentrandosi nel “deep web” (la parte più profonda nascosta e sommersa della rete, dove sono presenti siti non indicizzati dai motori di ricerca, ma comunque raggiungibili dall’utenza), è possibile entrare in veri e propri “market virtuali” dove si possono trovare droghe di ogni tipo, qualità e provenienza.

La Fimp, che annovera tra i suoi iscritti circa 6000 pediatri di famiglia, si attiverà anche nella divulgazione dell’App su tutto il territorio nazionale, assumendo l’applicativo come strumento di prevenzione da illustrare in occasione dei bilanci di salute preadolescenziali, importante momento di incontro con le famiglie sul benessere psicofisico del proprio figlio.

Stefania Russo, che per conto della FIMP sta portando avanti questo progetto, ricorda che “gli adolescenti italiani sono al di sopra della media europea per consumo di alcol, sigarette, cannabis, tranquillanti e sedativi. Questi gli ultimi dati del rapporto ESPAD (European School Survey Projet on Alcohol and Other Drugs) iniziativa svedese condotta per l'Italia dal CNR di Pisa L’alcol è la sostanza psicotropa più utilizzata (63% rispetto al 57% media europea). La cannabis la sostanza illegale più sperimentata (21% rispetto al 17% media europea). Un minorenne su 10 utilizza psicofarmaci senza prescrizione medica. Dati allarmanti per le conseguenze che possono avere sulla salute dei nostri ragazzi con danni d'organo che nella fase della crescita possono essere irreversibili”.

L'abilità tecnologica degli adolescenti di oggi è notevole. Loro “vivono sul web”. Nel 2000 solo il 5 % degli adolescenti aveva utilizzato internet almeno una volta. Nel 2004 il 57% , nel 2008 l’85%. Oggi il 100%. “L'ultima indagine nazionale sulle ‘Abitudini e stili di vita degli adolescenti’, condotta dalla Società Italiana di Pediatria, riporta due importanti novità - sottolinea Russo -: si è ormai completata la migrazione dal computer agli smartphone (la percentuale di adolescenti che si collega ad internet dal telefonino è passata dal 63% del 2012 al 93% del 2014. Nel 2008 meno dell’1% si collegava ad internet dal telefonino). La quasi totalità degli adolescenti ha quindi internet a portata di mano, rendendo molto più difficile e complicato un controllo qualitativo e quantitativo da parte dei genitori”.

Seconda novità, prosegue l’esperto della Fimp, "è il boom dei social network dove gli adolescenti, ma oggi sempre di più tantissimi preadolescenti esercitano le loro ‘sperimentazioni sociali’, interfacciandosi con modelli di vita altamente rischiosi che tendono molto spesso a emulare. Da qui anche il pericolo che possono rappresentare siti web che commercializzano sostanze illegali”.

L’impegno di Fimp va di pari passo con la campagna televisiva in difesa dell’adolescente che il Dipartimento Politiche Antidroga della Presidenza del Consiglio dei Ministri ha programmato sulle reti nazionali a testimoniare come il pediatra di famiglia, che prende in carico il bambino dalla nascita, non esaurisce il proprio ruolo di prevenzione nei primi fondamentali anni di vita, ma intende operare fino al passaggio dell’adolescente al medico di famiglia dell’adulto.
 

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