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Martedì 29 DICEMBRE 2015
Puglia. Definito il documento preliminare del Piano di riordino ospedaliero

Lo ha comunicato il presidente della Regione, Michele Emiliano. "sono emerse alcune situazioni concrete nelle quali la applicazione pedissequa del Dm 70/2015 e della direttiva comunitaria sugli orari di lavoro rischia di provocare, soprattutto nel breve periodo, disservizi e incongruenze anche alla luce della attuale dotazione organica, largamente incompleta, e della particolare conformazione geografica di alcuni territori".

La Regione Puglia ha definito "le linee di sistema del Piano di riordino" in materia sanitaria, in applicazione del decreto ministeriale 70/2015, riversandole in un "documento preliminare, che è anche il frutto di una consultazione del dipartimento con la struttura dell'Ares, i direttori generali delle aziende sanitarie e degli istituti degli enti sanitari ecclesiastici". Lo comunica il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, al termine di una riunione tenuta con il capo dipartimento Salute Giovanni Gorgoni, il capo di gabinetto Claudio Stefanazzi e il segretario generale della presidenza Roberto Venneri. Il piano, fa sapere Emiliano, è corredato "anche dalla dettagliata analisi epidemiologica e del fabbisogno sanitario".
 
Il governatore fa presente, nello stesso tempo, che "sono emerse alcune situazioni concrete nelle quali la applicazione pedissequa del Dm 70/2015 e della direttiva comunitaria sugli orari di lavoro rischia di provocare, soprattutto nel breve periodo, disservizi e incongruenze anche alla luce della attuale dotazione organica, largamente incompleta, e della particolare conformazione geografica di alcuni territori".
 
Queste incongruenze "sono state presentate alla direzione generale del ministero della Salute, con la quale si è concordato un esame congiunto del suddetto documento prima che esso venga sottoposto alla definitiva approvazione della giunta, previo ascolto - conclude Emiliano - delle conferenze dei sindaci delle Asl, delle parti sociali, delle associazioni rappresentative di categoria delle professioni sanitarie e dell'ospedalità privata". 

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