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Giovedì 07 GENNAIO 2016
Ilva. Pubblicato il bando di gara per trovare un acquirente

L’obiettivo è “preservare la continuità operativa” con “idonee garanzie di mantenimento di adeguato livelli occupazionali” e "consentire l'implementazione delle misure e delle attività di tutela ambientale e sanitaria”. Soddisfatto Emiliano: “E’ un impianto strategico vhr deve continuare a produrre e a dare occupazione, senza però uccidere e far ammalare i cittadini”. Il bando

L'invito a "manifestare interesse" all'acquisizione (o all'affitto) dell'Ilva in Amministrazione Straordinaria è stato pubblicato sui maggiori quotidiani nazionali e internazionali. Il bando concede alle imprese interessate 30 giorni per farsi avanti: dal 10 gennaio alle "18.30 del 10 febbraio", termine ultimo per presentare la "manifestazione di interesse". Dopo poco più di un anno riprende dunque la corsa per acquisire la prima acciaieria d'Europa, passata nel 2015 in Amministrazione Straordinaria.

Poco più di un anno fa, infatti, si era arenato il tentativo dell'allora commissario Piero Gnudi di trovare un acquirente, gli unici che avevano presentato una manifestazione di interesse erano stati il gigante Arcelor Mittal in cordata con la famiglia Marcegaglia, ma alla fine non se ne fece nulla anche perché il colosso di proprietà della famiglia indiana Mittal giudicava troppo restrittive le prescrizioni dell'Aia.

Quanto all'invito a "manifestare interesse" contenuto nel bando, questo – si specifica - riguarda sia i "complessi aziendali facenti capo ad Ilva Spa in Amministrazione Straordinaria" sia sette "società del medesimo gruppo".

La procedura che i tre commissari straordinari avvieranno porterà al una "cessione" o alla "concessione in affitto con opzione di acquisto" dei complessi aziendali facenti capo a Ilva Spa e trasferiti all'impresa (o alla cordata di imprese) selezionata. "Scopo dell'Operazione - si specifica nel bando – è di preservare la continuità operativa dei complessi aziendali delle società in Amministrazione Straordinaria con idonee garanzie di mantenimento di adeguato livelli occupazionali, sviluppare la relativa produzione siderurgica in Italia e consentire l'implementazione delle misure e delle attività di tutela ambientale e sanitaria e degli altri investimenti necessari e/o opportuni per l'ottimizzazione degli impianti produttivi, assicurando altresì la discontinuità, anche economica, della gestione dei medesimi complessi aziendali e la rapidità ed efficienza dell’intervento nonché il rispetto dei requisiti previsti dalla legislazione nazionale e dei Trattati sottoscritti dall’Italia”.

Sono ammesse a partecipare "imprese individuali o in forma societaria di qualsiasi nazionalità" sia singolarmente sia in "cordata". Una volta presentata la propria manifestazione di interesse le società avranno accesso "immediato alle informazioni rilevanti ai fini della valutazione dell'Operazione". La durata della fase di "due diligence" sarà comunicata in seguito attraverso una "Lettera di procedura" che regolerà anche modalitàe contenuti delle "offerte vincolanti".

Soddisfatto il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano: “Finalmente! Finalmente il Governo ha pubblicato il bando per trovare un acquirente della più grande acciaieria d’Europa, un impianto strategico per l’economia italiana e europea, che deve continuare a produrre e a dare occupazione, senza però uccidere e far ammalare i cittadini pugliesi”, commenta in una nota. Emiliano “sollecita” quindi “tutti coloro che sono interessati a manifestare l’interesse per l’acquisizione dell’impianto, precisando che la trasformazione della fonte energetica fondamentale da carbon coke a gas, rappresenta l’unica reale possibilità di conciliare esigenze produttive e salute. Ricordo che l’utilizzo del gas naturale e del cosiddetto preridotto, abbatte le emissioni nocive del 100% e del 60% quelle di CO2”. “E’ questo l’unico modo – prosegue il presidente - per rendere compatibile la nuova Ilva con gli impegni che tutta la Unione Europea ha preso a Parigi, in occasione della conferenza internazionale sul clima, e in merito alla totale decarbonizzazione dell’industria europea”. “I 20 miliardi di metri cubi di metano provenienti dall’Azerbaigian, insieme ai giacimenti recentemente scoperti in Egitto dall’Eni e a quelli in esercizio in Basilicata potrebbero assicurare all’Ilva forniture di gas illimitate, potendo così presentare la produzione di acciaio italiana e europea come una delle poche compatibili con l’ambiente e con la salvezza del pianeta e dei suoi abitanti”. “La Regione Puglia – conclude Emiliano - rimane a disposizione del Governo e degli eventuali acquirenti dello stabilimento per favorire la positiva soluzione della trattativa di acquisto”.

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