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Giovedì 14 GENNAIO 2016
Umbria. "Candidato Dg escluso senza motivo". La denuncia di Fiorini e Mancini (Lega Nord)

Riferendo la vicenda, i consiglieri della Lega criticano la maggioranza Pd per avere bocciato la loro mozione sulla nomina dei Dg. “La nostra proposta voleva valorizzare il merito”. Per Fiorini e Mancini il no del Pd è la dimostrazione di come “le scelte dei direttori generali siano condizionate da dinamiche politiche”.

“Abbiamo raccolto la testimonianza di una persona che, dopo aver pagato la modica cifra di 3mila euro, ha partecipato presso Villa Umbra, al 'Corso di formazione manageriale per direttori generali, direttori sanitari e direttori amministrativi di Azienda sanitarie ed Istituti zooprofilattici sperimentali' che poneva gli stessi identici requisiti richiesti per essere inseriti nell'elenco generale dei candidati idonei alla nomina di direttore generale delle aziende del servizio sanitario regionale. Se questa persona è stata ammessa al corso poiché risultata in possesso dei requisiti previsti, perché non è stata inserita nell’elenco regionale che richiedeva gli stessi identici requisiti?”. A chiederlo, in una nota diffusa dal Consiglio regionale dell’Umbria, sono i consiglieri Emanuele Fiorini e Valerio Mancini (Lega Nord), affermando che “secondo quanto stabilito dalla delibera di Giunta, il Servizio risorse umane avrebbe dovuto automaticamente iscriverlo nell’apposito elenco, avendo conseguito tale certificato di formazione manageriale. Una vicenda sulla quale indagheremo a fondo”.

Nella Fiorini e Mancini ricordano che nell'ultima seduta dell'Assemblea legislativa dell'Umbria “la maggioranza Pd ha bocciato la mozione della Lega nord che mirava ad impegnare la Giunta regionale a modificare il Testo unico in materia di sanità e servizi sociali, nella parte relativa alle modalità di nomina dei direttori generali delle Aziende sanitarie e ospedaliere, affidando ad una commissione di esperti il compito di stilare una graduatoria, basata sui curriculum e le esperienze professionali, nel rispetto della quale effettuare la scelta dei soggetti da nominare. La nostra proposta – evidenziano - voleva valorizzare il merito e non solo la connotazione politica, per garantire un servizio sanitario efficiente ed efficace e in grado quindi di rispondere alle aspettative e agli interessi dei cittadini”.

“La bocciatura da parte del Pd – concludono i consiglieri di opposizione - ci fa capire come le scelte dei direttori generali siano condizionate da dinamiche politiche, che ben poco hanno a che vedere con il soddisfacimento delle esigenze aziendali del sistema sanitario regionale. In tal modo la Giunta Marini punta ad alimentare una logica clientelare e mantenere il consenso, ma a noi questo sistema non piace e vogliamo assolutamente cambiarlo”.

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