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Venerdì 15 GENNAIO 2016
Cancro e visite medico fiscali. Favo: “Esenzione fasce di reperibilità sia estesa a tutti i lavoratori malati” 

La Federazione italiana delle associazioni di volontariato in oncologia (Favo) accoglie con favore la decisione dei Ministri Poletti e Lorenzin di estendere anche ai lavoratori privati l'esenzione dalle fasce di reperibilità. Elisabetta Iannelli (segretario Favo): “Bene la decisione del Governo di prevedere anche per dipendenti del privato un giusto diritto. Ma sono ancora esclusi gli autonomi iscritti alla gestione separata Inps”.

La Federazione italiana delle associazioni di volontariato in oncologia (Favo) accoglie con favore la decisione dei Ministri Giuliano Poletti e Beatrice Lorenzin di estendere anche ai lavoratori privati, affetti da malattie gravi, l’esenzione dalle fasce di reperibilità. Attraverso il decreto interministeriale Welfare-Sanità nei giorni scorsi è stata definita la disciplina dell'esenzione per tutti i dipendenti del privato che necessitano di terapie salvavita o che siano affetti da stati patologici invalidanti (con invalidità civile superiore al 67%).
 
“Finalmente è stata eliminata un'ingiusta disparità di trattamento tra lavoratori pubblici e privati - afferma Elisabetta Iannelli Segretario Generale Favo -. Questo diritto fondamentale deve però essere al più presto esteso anche lavoratori autonomi iscritti alla gestione separata Inps. Queste persone, per il momento, sono costrette a sentirsi costretti ad una sorta di “arresti domiciliari” per essere sempre reperibili in caso di visite fiscali che rilevino la loro malattia. Sono passati sette anni da quando abbiamo chiesto e ottenuto, dall’allora Ministro Renato Brunetta, la prima circolare con la quale furono forniti chiarimenti in ordine alle fasce di reperibilità, in caso di malattia per i lavoratori che hanno avuto una diagnosi di cancro, durante il periodo di cura. Il provvedimento risolveva solo in parte i problemi per i lavoratori autonomi. Adesso il Governo ha allargato la platea dei beneficiari di quel provvedimento. La FAVO chiede alle Istituzioni che tutti i lavoratori godano degli stessi diritti - conclude Elisabetta Iannelli -. I pazienti oncologici sono tutti uguali o così dovrebbe essere nel rispetto delle esigenze di cura".

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