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Martedì 19 GENNAIO 2016
Asl Roma 2. Fials: “Ambulatorio della ‘voce’ di Spinaceto non deve chiudere. Intervenga Zingaretti”

Per la Fials Confsal si tratta, infatti, dell’unico ambulatorio pubblico dove “nel rispetto delle regole e dell’urgenza si provvede ad aiutare i pazienti in grave difficoltà di argomentare parole a parlare. Sono malati gravi, spesso usciti da operazioni chirurgiche delicate a gola, lingua e corde vocali, pazienti sottoposti a radioterapia, chemioterapia”. 

“In questi ultimi giorni abbiamo ricevuto segnalazioni da alcuni pazienti in terapia presso l’Ambulatorio della Voce di via Frignani, a Spinaceto, che la Asl Roma 2 (ex Asl Roma C e B) vorrebbe chiudere a partire da febbraio. Al momento ci risulta che le liste per accedere alle prestazioni sanitarie sono chiuse e il numero di pazienti elevato. A oggi tuttavia non è arrivata alcuna diretta segnalazione dall’azienda che invece dovrebbe informare parti sociali e prima ancora gli utenti, molti dei quali gravemente malati”. E’ quanto riporta la nota della Segreteria provinciale Fials Confsal di Roma, la Federazione dei lavoratori autonomi.

Si tratta, infatti, dell’unico ambulatorio pubblico dove” nel rispetto delle regole e dell’urgenza si provvede ad aiutare i pazienti in grave difficoltà di argomentare parole a parlare. Si tratta di malati gravi, spesso usciti da operazioni chirurgiche delicate a gola, lingua e corde vocali, pazienti sottoposti a radioterapia, chemioterapia. In definitiva – precisa la nota – quasi sempre si tratta di pazienti oncologici che si recano all’ambulatorio da tutto il Lazio per fare le loro sedute settimanali. Adesso che ne sarà di loro chiediamo al presidente del Lazio Nicola Zingaretti, e non solo al direttore generale dell’Asl Roma 2, Flori Degrassi?”

Per la Fials Confsal occorre che per questi malati fragili si trovi “una soluzione immediata perché non possono interrompere la terapia in corso tantomeno essere messi nelle condizioni di cercare alternative che però comprometteranno lo stato di salute in quanto non potranno dare risposte tempestive per via di liste d’attesa lunghe e difficoltose”. Si chiede quindi al governatore Zingaretti “di intervenire per tutelare questa che rappresenta una vera e propria eccellenza del Lazio e non far chiudere l’ambulatorio oltreché ad aiutare questi stessi pazienti – conclude la nota Fials -. Confidiamo che con l’intervento delle istituzioni si riesca a risolvere la situazione e tranquillizzare malati e famiglie sul futuro dell’Ambulatorio della Voce”.

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