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Mercoledì 20 GENNAIO 2016
Aborto. Romani (Idv): “Lorenzin fissi tetto obiettori coscienza in decreto ministeriale”

Così il vicepresidente della commissione Sanità di Palazzo Madama, che ha appena depositato una mozione sul tema. "Il 70% di ginecologi e anestesisti che opera nel Servizio sanitario nazionale non può essere obiettore di coscienza. Solo così si potranno garantire, come è giusto che sia, tutti i servizi nelle strutture pubbliche".

"Il 70% di ginecologi e anestesisti che opera nel Servizio sanitario nazionale non può essere obiettore di coscienza. Solo così si potranno garantire, come è giusto che sia, tutti i servizi nelle strutture pubbliche". A dirlo è il senatore Idv, Maurizio Romani, vicepresidente della commissione Sanità di Palazzo Madama, che ha appena depositato una mozione sul tema.
 
"Si tratta di un tetto indispensabile ed equo - sottolinea Romani - E per fissarlo basterebbe un semplice decreto ministeriale da parte del dicastero della Salute. Spiace che diversi gruppi politici, solo adesso, in seguito alla trasmissione 'Presa diretta' e a un articolo del 'New York Times', si stiano svegliando e prendendo coscienza delle enormi traversie che comporta in Italia un'interruzione di gravidanza", aggiunge poi Romani. Prima di ricordare: "E' dal luglio del 2013 che sollevo la questione in un ddl ad hoc. Peccato che il provvedimento non sia stato ancora calendarizzato".
 
"Spero - conclude il senatore Idv - che questo rinato interesse da parte della politica sia concreto e non di facciata. Anche se in ritardo, infatti, il Parlamento può ancora dimostrare di avere a cuore la salute delle donne che vivono sulla propria pelle l'assenza di una norma chiara che le tuteli".  
 
La richiesta di Romani giunge a pochi giorni dalla sollecitazione della deputata del PD Donata Lenzi che aveva invitato il ministro a rispondere in Aula sulla stessa questione.

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