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Lunedì 11 APRILE 2011
BPCO per un adulto su 10

Costa già due milioni e mezzo di ricoveri l’anno e nei prossimi anni ci si ammalerà sempre di più, soprattutto per colpa del fumo di sigaretta che è responsabile per il 70-80 per cento dei casi.

“Anche se interessa soprattutto le fasce di età più avanzate della popolazione, soprattutto i maschi, il 10 per cento dei “giovani” tra i 20 e 44 anni presenta segni iniziali di Broncopneumopatia cronico ostruttiva”. A lanciare l’allarme è Salvatore D’Antonio, pneumologo dell’ospedale Forlanini di Roma in chiusura degli Incontri pneumologici, un’iniziativa chiusasi ieri a Scanno (AQ) e in cui i pneumologi italiani si sono confrontati sul rapporto tra ambiente e patologie respiratorie.La Bpco comincia a diventare l’ennesima emergenza sanitaria globale. L’Organizzazione mondiale della sanità stima che la patologia respiratoria, causi 2,8 milioni di morti l’anno. Numeri che la fanno balzare al quinto posto tra le cause di morte. Inoltre, rappresenta il 50-55 per cento delle cause di tutte le patologie respiratorie.
“È il mondo industrializzato a rappresentare l’area più a rischio”, ha precisato D’Antonio. E l’Italia non fa eccezione: l’ultimo rapporto “Condizioni di salute e ricorso ai Servizi sanitari” dell’Istituto Nazionale di Statistica ha rilevato che la BPCO affligge nel nostro paese il 4,5 per cento della popolazione, con circa 2,5 milioni di ricoveri, si piazza inoltre al settimo posto come causa di ospedalizzazione e costa in media 2100 euro per paziente ogni anno. “Stima quest’ultima sicuramente inferiore alle cifre reali”, ha precisato lo pneumologo che ha messo in guardia: “nei prossimi anni ci si ammalerà di più, soprattutto per colpa del fumo di sigaretta che è responsabile per il 70-80 per cento dei casi”.

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