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Venerdì 05 FEBBRAIO 2016
Testamento biologico. Al via la discussione in Affari Sociali. Intervista a Donata Lenzi (Pd): “Tempi ormai maturi per una legge”. E sull’eutanasia: “Affronteremo tema separatamente con la commissione Giustizia”

"Faremo tesoro di quanto avvenuto nella scorsa legislatura. La discussione allora fu fortemente influenzata da un singolo tragico evento che spaccò il Paese. La discussione oggi potrà svolgersi con uno sguardo più ampio". Così la relatrice ha commentato l'avvio dell'esame delle 7 proposte di legge incardinate. A queste se ne aggiungeranno nei prossimi giorni altre 3. In parallelo, verrà poi portato avanti insieme alla commissione Giustizia il tema dell'eutanasia.

Sono state incardinate ieri, in commissione Affari Sociali alla Camera, le proposte di legge recanti “Norme in materia di consenso informato e di dichiarazioni di volontà anticipate nei trattamenti sanitari”. Dopo anni di accese discussioni sulla necessità di normare la materia, ha preso ufficialmente il via la discussione su 7 diverse proposte di legge alle quali, nei prossimi giorni dovrebbero aggiungersene altre 3. Per fare il punto della situazione abbiamo intervistato la relatrice e capogruppo Pd in XII commissione, Donata Lenzi.

Onorevole Lenzi, ieri sono state incardinate le proposte di legge sul testamento biologico. Pensa che rispetto a quanto avvenuto nella sorsa legislatura si riuscirà stavolta ad approdare ad una legge?
Credo di sì. Siamo appena all’inizio di una discussione su un tema molto sentito e non posso che essere ottimista su quello che sarà il suo esito. Faremo tesoro di quanto avvenuto la scorsa legislatura. La discussione allora fu fortemente influenzata da un singolo tragico evento, che divise e spaccò il Paese prima ancora che il Parlamento: l'esito fu un testo di legge che non arrivò all'approvazione definitiva. La discussione oggi potrà svolgersi con uno sguardo più ampio, evitando di portare avanti ragionamenti sui singoli casi, perché la realtà è sempre più complessa e variegata di quella che può immaginare il legislatore. L'importante sarà dunque basarsi su principi più generali.

In tal senso lei ha parlato di diritto un “mite”.
Sì, con questo intendo l'opportunità di una legislazione di principio, che non pretenda, quindi, di regolamentare ogni singolo atto, ma che riconosca che ogni singola situazione è un caso a sé. Diverse sono, infatti, le patologie, il rapporto con i medici, le storie, le famiglie, le aspettative. Chi crede e sostiene l'importanza dell'alleanza terapeutica non può a maggior ragione pensare di regolarne ogni singolo atto. Aggiungo poi che, prima di affrontare questi temi, si dovrà definire il consenso informato che è alla base degli atti sanitari.

Verrà affrontato anche il tema dell’eutanasia?
Sì ma non lo affronteremo separatamente. Verrà portata avanti, in parallelo, una discussione che coinvolgerà anche la commissione Giustizia in quanto verranno affrontate delle norme di rilievo penale. Penso che questa decisione di separare la discussione possa essere utile. In questo modo riusciremo ad andare avanti per step. La riflessione sul testamento biologico è più matura, non solo in commissione e in Parlamento ma, penso, anche nella stessa società. Sappiamo che il tema dell'eutanasia è comunque presente, che i confini a volte non sono di facile definizione, ma è diverso l'obiettivo che si vuole raggiungere: da un lato si vuole dare pienezza al principio del consenso informato e alla libertà di accettare o rifiutare le cure, dall'altro a depenalizzare quello che ora è reato portando l'espressione della propria volontà fino alla possibilità di chiedere ed imporre ad altri di mettere fine alla vita. Pertanto, la Commissione per ora esaminerà solo le proposte del consenso informato e delle dichiarazioni anticipate.

Quale sarà ora l’iter in commissione?
Al momento sul tema ci sono 7 proposte di legge su questo argomento. A queste se ne aggiungeranno altre 3. In tutto verranno quindi esaminati 10 testi, il che ci fa capire l’interesse che il tema suscita negli stessi parlamentari. Dopo la riunione del comitato ristretto si potrà poi approdare ad un testo base sul quale lavorare.

Spesso, in Parlamento, sui temi di natura ‘etica’ si registrano molte difficoltà ad approdare ad una legge. Pensa che possa accadere lo stesso ora?
Penso molto semplicemente che, vista la natura e la delicatezza del tema si aprirà una discussione viva tra posizioni diverse che coinvolgerà tutta la società. Per quanto riguarda i lavori della commissione devo dire che sono molto tranquilla. Abbiamo dimostrato di saper lavorare bene e con grande equilibrio su tematiche importanti e penso che riusciremo a fare lo stesso anche per il testamento biologico. 
 
Giovanni Rodriquez

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