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Mercoledì 10 FEBBRAIO 2016
Biella. Saitta: “Nessun allarme deupaperamento per l'ospedale”

L'assessore alla Sanità interviene commentando con stupore e rammarico “il polverone sollevato in merito alla riorganizzazione, decisa con delibera della giunta regionale nel novembre 2015, del sistema dei laboratori analisi in tutti gli ospedali piemontesi”. E assicura: “Nessun dipendente rischia di perdere il proprio lavoro, il laboratorio analisi non sta chiudendo e non chiuderà, nessun macchinario viene spostato”.

“Non esiste alcun allarme legato al depauperamento del nuovo ospedale di Biella e chi fa circolare voci infondate non solo procura un danno d’immagine ad una struttura d’avanguardia costata alle casse pubbliche enormi investimenti, ma soprattutto rischia seriamente di pregiudicarne lo sviluppo futuro, al quale invece stiamo lavorando con determinazione ed impegno”.

L’assessore alla sanità della Regione Piemonte, Antonio Saitta, interviene commentando con stupore e rammarico “il polverone sollevato in merito alla riorganizzazione, decisa con delibera della giunta regionale nel novembre 2015, del sistema dei laboratori analisi in tutti gli ospedali piemontesi. La riorganizzazione della rete dei laboratori di analisi è un’operazione di programmazione che troverà attuazione in un arco temporale medio lungo finalizzata a migliorare l’efficacia diagnostica, l’appropriatezza nei servizi e l’efficienza economica. Ci apprestiamo a fare anche in Piemonte quanto da anni è già stato fatto in altre Regioni, tra tutte Toscana ed Emilia Romagna, con rilevanti risparmi di gestione. L’accorpamento dei laboratori che attualmente in tutto il Piemonte sono 38 non significa in alcun modo cambiamento dei servizi per i cittadini: i centri di prelievo saranno tutti mantenuti nel numero e nella dislocazione attuale".

Con il riordino della rete ospedaliera, spiega, "abbiamo scelto di concentrare negli ospedali Hub con un DEA di II livello gli esami ad elevata automazione e le analisi complesse, quindi stiamo lavorando per un progetto d’insieme che veda nel prossimo futuro a Novara il riferimento hub, ma in sinergia con Biella di cui conosco bene le caratteristiche e le potenzialità. Peraltro, solo per il caso del quadrante di Novara, proprio nella delibera del novembre scorso avevo fatto precisare che terremo conto del problema degli spazi, a riprova della sensibilità della Regione Piemonte sulle attese legate all’utilizzo del nuovo ospedale di Biella, il cui dimensionamento sconta oggi scelte pregresse non certo lungimiranti”.

Continua Saitta: “Dico basta alle strumentalizzazioni politiche da qualunque parte arrivino: chi spaventa i cittadini con allarmismi infondati danneggia il territorio biellese. Voglio dire a chiare lettere che nessun dipendente dell’ospedale rischia di perdere il proprio lavoro, che il laboratorio analisi non sta chiudendo e non chiuderà, nessun macchinario viene spostato; il gruppo di tecnici che sta operando con il coordinamento del prof. Giorgio Bellomo per stabilire il progetto da attuare ha un cronoprogramma di almeno 24 mesi per arrivare a definire le strade da intraprendere. A chi giova la polemica scaturita a Biella in questi giorni? E soprattutto su quali dati concreti si fonda?”.

Conclude l’assessore: “È interesse della Regione Piemonte, e mia precisa volontà d’intesa con il presidente Chiamparino, sviluppare per l’ospedale di Biella una prospettiva concreta che valorizzi l’investimento dedicato alla struttura ospedaliera e tenga conto delle professionalità che vi operano. Il futuro si costruisce insieme, con progetti e confronti, non alimentando paure e voci di tagli. Mi aspetto, ad esempio, che Biella e Novara non solo non si facciano la guerra, ma lavorino per mandarmi una proposta che veda il nuovo ospedale di Biella come centro di riferimento per le analisi rare e rarissime”.

Claudio Risso
 

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